un posto paradisiaco abitato da giganti discreti con grandi occhi attoniti sul mare che circonda come orbite spalancate una terra aspra che offre poco, chiede niente e sembra farcela da sola. Sempre.
Ogni volta che si apre al resto del mondo perde un pezzo di sè, della propria identità e vocazione.
Paga i conti dei danni fatti dagli altri immaginando il suo futuro che non c'è.
Quando cede alle promesse è tradita e quando offre ospitalità è depredata, eppure resiste cercando di preservare quel che c'è fin che c'è.
Inutile protestare e far la voce grossa, alzare barricate e imbracciare la machera o un fucile che tanto serve a poco anzi a niente.
Imparassimo almeno a lasciarli vivere in pace, forse potremmo tornare un giorno a fare un tuffo nel loro mare e imparare come si vive su un'isola che c'è.
era meglio se la vendevamo alla Francia come hanno fatto con l'altra
RispondiEliminaera meglio per loro, era meglio
Eliminaioeri ho rivisto the beach
RispondiEliminaahhh!
Elimina___ eeehhh?
In Sardegna ci sono tante feste folcloristiche, da vedere almeno una volta nella vita. Te ne innamori subito. Quando ero piccola ho assistito alla sfilata dei Mamuthones a Mamoiada. Mettevano proprio paura, con il loro incedere lento, i campanacci, le maschere di legno nere. Gli Issohadores invece, quelli con la casacca rossa, la maschera bianca e il basco nero, mi hanno catturata con il lazzo mentre ero in braccio a mia madre. Che bello vedere questa foto sul tuo blog!
RispondiEliminaIo amo la Sardegna. Tutta. Ce l'ho nel sangue. E quanto è vero quello che dici!
♥.♥
EliminaPAOLA:
Eliminaio invece mai stata, la foto è una cartolina che mi mandò mio figlio che invece c'è stato un paio di volte:)
ANONIMO CON I CUORI farebbe pensare a una signora__ un indizio?
RispondiEliminaah volevo dire che con il foulard lilla stai una favola ..
RispondiEliminasono certa che questo tuo apprezzamento vela qualcosa di ben altro spessore:) quindi lo accetto (nel senso che lo prendo ad accettate:P
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