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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

AVVERTENZE AI NAVIGANTI


la mia analisi apocalittica deriva da una visione molto particolare delle vicende che attraversano l'attualità e il mio stile di vita è pari a quello di un barbone solo che invece della bottiglia nel cartoccio ho il blog, una diversa forma di dipendenza che procura però gli stessi danni al fegato.

è una questione un po' culturale e un po' di priorità, ma di fatto mi sento molto più simile a chi vive nel terzo mondo che a chi vuole stare a forza in questo e siccome i confini ormai si sono aperti e confusi e per via che il clima sta cambiando, si può dire che vivo come ai margini di un contesto che muta in cui l'intera gamma delle miserie umane mi scorre davanti come l'acqua sotto a un ponte.

fin da subito dopo la mia débȃcle ho capito che la cosa doveva restarmi estranea e che l'importante per me era mantenere saldo ciò che sono senza cadere in tentazioni di frustranti tentativi di procacciare risorse per tornare a un tenore di vita più consono ad aver una voce che anche fosse stentoreamente baritonale sarebbe comunque inascoltata.

ribadisco le poche cose a cui tengo:

essere a basso impatto per gli altri e per il pianeta,
godere della mia libertà e indipendenza nel rispetto di quelle degli altri,
rinunciare ai miei diritti tenendo fede ai miei doveri,
rivendicare la mia apocalittica ateicità,
aver cura dei miei difetti, ché i pregi sono inaffidabili,
e un paio di varie ed eventuali che mi riservo di alternare come e quando mi pare.
ecchèccazzo!

(dal post del 9 ottobre 2012)


Speravo non ce ne fosse bisogno, ma siccome anche qui capita a volte che anonimi/e si presentino con la pretesa di darmi del tu e pacche sulla spalle per motivi a me ignoti, voglio specificare che l'anonimato qui è rispettato a patto che io sia messa in grado di riconoscere il/la mio/a interlocutore/trice.

Come avviene nella vita, quando ci si conosce ci si presenta. Se si arriva al campanello mascherati, il minimo è che non ti venga aperta la porta. 

In un luogo come questo, si presume che la simpatia derivi dagli argomenti e dal modo di scrivere, quindi ritengo che sia buona educazione, quando si arriva, dare il tempo di passare a leggere il tuo blog e se non ce l'hai quello di mandare una mail per dire chi sei, come ti chiami, cosa ti piace/non ti piace di questo blog, oppure passare, leggere e se proprio ti va di commentare, fallo con gentilezza, educazione e rispetto meglio se firmandoti con una sigla così che io possa ricordarmi di te e collegarti mentalmente nel caso tornassi a scrivermi.
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Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.
(William James)