è difficilissimo quantificare a livello mondiale chi è per l'una e chi per l'altra parte, considerando le posizioni intermedie e contraddittorie che abitano nei paesi che si sono dichiarati pro o contro ad esempio nelle votazioni della risoluzione Onu contro la Russia (in soldoni il 50% della popolazione mondiale a favore e l'altro a sfavore, ma si dirà pure che la metà contraria conta meno dell'altra).
non mi è dato di sapere quali posizioni 'ideologiche' intermedie abbiano coloro si schierano a favore dell'invasore, ma le crepe nell'altro campo ci sono e sono variegate oltre che belle grosse.
tra le considerazioni più pacate c'è la posizione di Carlo Rovelli e subito dopo quella di Papa Francesco ovvio paladino della Pace punto e basta.
personalmente sono divisa tra un istinto che mi porta a pensare che sarebbe utile una mano armata all'Ucraina e una parte più razionale e prevalente che invece è avulsa all'uso delle armi.
ciascuno per le sue ragioni e le proprie motivazioni cerca di muoversi verso la salvezza.
chi combatte perché ci crede e chi perché costretto, chi resta con coraggio o perché senza via di fuga e chi fugge per paura o necessità.
chi subisce tacendo e chi protesta pacificamente sapendo che verrà severamente punito.
tra le iniziative più coraggiose l'esposizione del cartello di protesta durante una diretta tv russa della giornalista russo/ucraina Marina Ovsyannikova (immediatamente arrestata e sparita prima di prendere contatto con il suo avvocato).
«Quello che avviene in Ucraina è un crimine. La Russia è il Paese aggressore. La responsabilità ricade su una sola persona: Putin. Mio padre è ucraino, mia madre è russa, e non sono mai stati nemici. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra fratricida. Purtroppo negli ultimi anni ho lavorato al Primo canale, occupandomi della propaganda del Cremlino e ora ne provo molta vergogna, perché ho consentito di dire bugie alla nazione e di zombizzare i russi. Abbiamo taciuto nel 2014, quando tutto questo era solo all’inizio. Non siamo scesi in piazza quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo solo osservato in silenzio questo regime disumano. E ora ci ha voltato le spalle tutto il mondo, e le prossime dieci generazioni non laveranno via la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo persone intelligenti. E’ nostro potere fermare tutta questa follia. Andate a protestare. Non abbiate paura di niente. Non possono rinchiuderci tutti.».
(fonte corriere della sera)
ps fortunatamente la giornalista è poi ricomparsa e liberata in attesa di processo.
pps sfortunatamente c'è anche chi se la ride sguaiatamente sui profughi ucraini e non è un personaggio da poco.... (per non fare nomi: Kamala Harris).
ne sta uscendo un gran casino, e lo si poteva anche immaginare, oggi la Stefanel della via dello shopping presenta una vetrina in giallo-blu, improvvisando una collezione primavera-estate che non porterà altri colori se non il nero del lutto.
RispondiEliminanel resto solo scaffali vuoti
ma l'hai vista kamala harris?
Eliminail link è nel pps qui sopra
dopo questo commento, credo che aderirò a quel genere letterario chiamato realismo sporco.
EliminaA Kamala Harris, ma anche ad una buona metà degli statunitensi, (ed è una percentuale ottimistica) non frega un emerito cazzo di ciò che accade in Europa, se non in termini di ego nazionale ed economia potenziale.
Persone? famiglie e bimbi, diritti umani, etc? tutta roba tranquillamente calpestabile e sacrificabile.
E se ci sono ancora dubbi, ecco qua:
«Stiamo per invadere un Paese ricco di storia, di cultura e d'arte come pochissimi altri. Ma se la distruzione di un bellissimo monumento può significare la salvezza di un solo G.I., ebbene, si distrugga quel bellissimo monumento.»
(Dwight David Eisenhower, comandante in capo delle Forze Alleate in Europa durante la Seconda guerra mondiale, riferendosi all'Italia
sarà forse per sta stecca che oggi biden ci ha dato dentro bello forte contro lo zar... mentre c'è chi dice che tra 10 gg fanno pace... vedremo
Elimina