"La Zona come ogni altra cosa nei miei film non simboleggia nulla: la Zona è la Zona, la zona è la vita: attraversandola l'uomo o si spezza o resiste..."
Andrej Arsen'evič Tarkovskij
Ingmar Bergman (1987): "Quando un film non è un documento è un sogno, per questo Tarkovskij è il più grande di tutti. Lui si muove con assoluta sicurezza nello spazio dei sogni, lui non spiega e, del resto, cosa dovrebbe spiegare?"
In "Stalker" gli spunti narrativi (tratti dal racconto di fantascienza "Picnic al ciglio della strada" dei fratelli Strugatski) divengono un pretesto per un percorso basato su una visione soggettiva e quindi "emozionata" dello spazio catturato.
"Il vero progetto artistico è sempre una cosa tormentosa per l'artista ed è quasi pericoloso per la sua vita" afferma Tarkovskij che pone come scopo dell'arte la ricerca della Verità. "Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della realtà - fissandolo e conservandolo per sempre".
Buona visione___________________
"C'è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L'uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da sé stessi non si può fuggire".
Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l'uomo deve poter viaggiare.
La verità, manifestata dalla bellezza, è enigmatica; essa non può essere né decifrata né spiegata con le parole, ma quando un essere umano, una persona si trova accanto a questa bellezza, si imbatte in questa bellezza, sta di fronte a questa bellezza, essa fa sentire la sua presenza, almeno con quei brividi che corrono lungo la schiena. La bellezza è come un miracolo, del quale l'uomo diventa involontariamente testimone.
Nessuno sa che cos'è la bellezza. L'idea che la gente si fa della bellezza, il concetto stesso di bellezza, mutano nel corso della storia assieme alle pretese filosofiche e al semplice sviluppo dell'uomo nel corso della sua vita personale. E questo mi spinge a pensare che, effettivamente, la bellezza è il simbolo di qualcos'altro. Ma di cosa esattamente? La bellezza è simbolo della verità. Non dico nel senso della contraddizione "verità/menzogna", ma nel senso di cammino di verità, che l'uomo sceglie.
Lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice.
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E' fuggita l'estate,
più nulla rimane.
Si sta bene al sole.
Eppur questo non basta.
Quel che poteva essere
una foglia dalle cinque punte
mi si è posata sulla mano.
Eppur questo non basta.
Ne' il bene ne' il male
sono passati invano,
tutto era chiaro e luminoso.
Eppur questo non basta.
La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.
Non sono bruciate le foglie,
non si sono spezzati i rami...
Il giorno è terso come cristallo.
Eppur questo non basta.
Andrej Arsen'evič Tarkovskij
".. lui stesso è cambiato. Da sé stessi non si può fuggire".
RispondiElimina...un viaggio impossibile, senza mai diventare altro che non quel che si è, pur non essendo mai lo stesso e voler esser altro da quello che non si è mai stati. Da sè stessi non si sfugge eppur possiamo inventarci interi mondi dove siamo quel che gli altri non han mai visto in noi. Siamo mondi sconosciuti che si avvicinano, ognuno con le sue remore, ognuno per sè e un sè per pochi. L'altro da sè è il luogo dove si può fuggire, l'altro trasforma. In quella fuga ci si ritrova, si trova dell'altro che di noi non sapevamo. POi è sempre tutto un casino quando si torna in sè. E quasi sempre è avvilente. Io son contento di avvilirmi. Non mi resta altro ma son contento. Voi non sò.
"..afferma Tarkovskij che pone come scopo dell'arte la ricerca della Verità."
RispondiEliminaSe ha detto questo per me può anche andare a cagare. Quale verità Tarkov? quale?
SIMURGH
RispondiEliminaavviliti in questi giorni lo siamo un po' tutti, infatti dicevo che sto meglio nel clima di quei film, dove qualche domanda un po' più del come stai la trovi.
altrimenti mi viene da rispondere sto.
e di solito non si capisce perchè non saprei dire altro.
sto, resto, mi muovo ma sto.
non mi sto muovendo, mi muovo nello stare:))
SIMURGH
RispondiEliminala cerca mica ha detto che la si trovi!
sempre a puntualizzare!!
:))
BIMBOVERDE
RispondiEliminacapisco benissimo, la scelta è stata intenzionale.
credo che per fare il chilo sia il film adatto.
anche se sono consapevevole che sia un parere molto personale e poco popolare :)
ti confesso che non conosco questo autore se non di fama. anch'io mi vedo un film ora, il mio genere di scacciapensieri in questo periodo (o forse di acchiappa-pensieri, sublima-desideri? boh!). roba giapponese, comunque.
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminagiapponese? e come mai?
beh___ sono quasi tre ore di film___ magari un giorno che ti senti in forze abbastanza per affontare questo viaggio :))
film esistenzialista___ non saprei che frammento consigliarti___ forse il 7, solo solo 10 minuti :)
le lunghe durate non mi spaventano, nemmeno i temi esistenzialisti. l'unico problema è che ci sono cose che posso affrontare in certi periodi e in altri no, quindi non saprò se posso affrontare questo tuo film finchè non avrò provato a guardarlo!
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminabeh, se un po' ti incuriosisce magari val la pena provarci___ purtroppo è un filone dismesso___ e i nostalgici degli anni 70 mi capiscono bene :)
nel caso mi saprai dire___ di sicuro non è un film d'azione e nemmeno ridanciano :) __ poi non dire che non ti avevo avvisato!__ :))
sapessi che roba mi è capitato di guardare in vita mia! per un certo periodo nessuna delle mie amiche ha avuto il coraggio di accompagnarmi al cinema perchè le portavo sempre a vedere robe pesissime!!
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminae invece il film giapponese di oggi?
bello?
Posso lasciare solo un salutino?:-))*
RispondiEliminaCRI
RispondiEliminaperchè no?
anzi approfitto e ricambio:))*
era un film che avevo già visto, non un film d'autore, però ben realizzato... solo una distrazione, comunque!
RispondiElimina"La vita, essendo un dono gratuito e un fenomeno inesplicabile, proprio per questo è in fondo senza scopo e senza senso."
RispondiElimina"Che è l’amore?". "Una catastrofe". Che è la morte?". "Non esiste". Che è l’arte?". "Una maniera per crescere spiritualmente". In questa intervista, poco prima di morire, Andreij Tarkovskij si rivela come se parlasse in uno specchio. Buondì, Gianor
"C'è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. "..un viaggio che finirà in polvere..giorno Teti:))))
RispondiEliminaGIANOR
RispondiEliminaciao, per quanto poco ti conosco immagino che la scelta di questa enunciazione non sia casuale e probabilmente condivisa.
mi trova concorde, anche se praticarla, nel senso di aderire a questo assunto filosofico, nn è proprio semplicissimo, ma ci sto provando :)
grazie, buona giornata:)
PIEFFY
RispondiEliminaBuon giorno!
normalmente si direbbe: "speriamo il più tardi possibile"
tuttavia se proprio volessi essere sincera, dovrei dire "non vedo l'ora che finisca"
ma siccome inaspettatamente oggi c'è il sole____ e mi sento ottimista :) mi limito a dire "fin che dura!"
Sono certo che le buone lezioni sofistiche possano sostenerci nella ricerca della verità. Magari come Socrate che la ricercava nella stessa verità. Oppure aderendo alla tesi di Platone che riteneva la stessa verità come possesso dell'anima. Anche se in entrambi i casi l'aspetto della ricerca non è mai conclusa. Buondì. Gianor
RispondiEliminaGIANOR
RispondiEliminaso solo che a vent'anni le capivo meglio le suggestioni di questi film, entravo in relazione simbiotica empatica, li mangiavo, li digerivo, li metabolizzavo e andavo avanti.
adesso pretendo di capirle e pensarle e raccontarle, ci metto in mezzo la parola e tutto si confonde.
a volte a voler a tutti i costi trovare una definizione riassuntiva ci si scorda dell'essenziale.
in linea di massima concordo con te, ma senza distinguere troppo tra una corrente filosofica e l'altra anche perchè in ognuna troverei qualcosa che corrisponde esattamente a quel che sento e penso, poi, forse per mia conformazione genetica mi sposto fino a quando torna l'impressione che manchi qualcosa e mi rimetto a cercare e così via__ anche se sono sfinita :( o come direbbe forrest gump dopo la sua lunga corsa "mi sento un po' stanchina:)"
Eccomiiiiiiiiiiii!! Non riuscivo ad entrare :(( Accipicchia i tuoi post mi fanno accapponare la pelle!! :))
RispondiEliminaRANDY
RispondiEliminaahahahah ok, quando percorrerò le vie veramente agghiaccianti ti manderò un avviso preventivo :))
in effetti ogni tanto penso che a volte si scelgono gli argomenti sulla base delle preferenze e delle tendenze:))
e quindi, ovviamente, mi muovo controcorrente :))
e poi bisogna accontentare un po' tutti, anche le minoranze :))
del film ho visto 4 spezzoni ....una vera "carezza" per i neuroni del cervello..^__^
RispondiEliminala poesia è bellissima
ciao Ferikiko...:-)))))))))
FERIKIKO
RispondiEliminaciao, beh la scelta era dovuta per bilanciare la pesantezza fisica dei pranzi con quella esistenziale:)
io in quei paesaggi desolati trovo pace___ non so mi sembra che corrispondano bene agli stati d'animo attuali.
e poi mi fanno pensare a una persona in particolare (edenlog) che ama le atmosfere rarefatte e decadenti___
buona giornata!