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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 7 ottobre 2011

L'uccello e le viti (anteprima)


non so quando lo finirò questo libro, per ora sono più o meno a metà (pag. 467).

diverso dai suoi che ho già letto, più saporito, a tratti piccantino e al sangue, tanto da sposarsi benissimo con il precedente appena letto dell'altro Murakami.

per ora non ho trovato grandi tracce di copia e incolla a cui avevo fatto caso negli altri suoi libri. certo c'è il ricorrente dell'amica adolescente e il fatto che gli piace tanto l'idea di passare attraverso i muri, ma benchè sia un libro corposo mantiene o almeno fino a questo punto l'ha mantenuta una ferma visione sull'allucinatorio dell'anima che fluttua oltre i limiti fisici come se il corpo fosse una entità che trova la sua materializzazione più nel sogno che nella realtà.

il tempo, la dimensione del suo scorrere è meglio descritta o per lo meno io la colgo meglio che altrove. pagine e pagine di racconti dei vari personaggi che si svolgono in un arco temporale più lungo di quello in cui vengono narrati, pongono chi legge in una terza dimensione che rende bene questo insieme.

il mio tempo e come lo cadenzo, quello che investo nel leggere, quello in cui si sono svolte le esperienze e quello in cui sono narrate.

questi tempi non coincidono mai e anche il protagonista sembra non trovare il tempo da far aderire al suo presente. comunque si ponga è trascinato via dall'immateriale, dal subconscio che si sa è senza tempo.





il video mi ha subito ricordato l'impressione che mi lascia questo libro che mi porta a pensare che, alla fine, l'uccello che girava le viti del mondo non sia mai esistito o comunque abbia smesso di fare il suo lavoro.

ma se questa impressione sia o meno quella che troverò alla fine della lettura lo saprò e lo potrò dire quando arriverò alla pagina 832.

certo è che questo Murakami mi sta costando più di un fidanzato!
ma ormai è una questione di principio tra lui e me e mi toccherà comprarli tutti i suoi libri per decifrare il suo pensiero, dato che è in parte così simile al mio anche se più acerbo.

questo dipende anche dal fatto che bisognerebbe leggere qualcosa di attuale invece che datato. dunque non gliene faccio una colpa, diciamo che sono io che ho cominciato a conoscerlo partendo dagli antefatti e ora non posso certo pretendere di trovare una maturità che all'epoca in cui lo ha scritto non aveva ancora raggiunto.

8 commenti:

  1. sai cosa .. leggere cose datate ti proietta immediatamente nel passato, luogo dove spesso è solo l'autore a governare. Mentre gli scritti attuali, spesso cozzano con una personale visione del mondo e quindi il paragone nasce spontaneo.

    Baci eremitici

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  2. PIER
    cos'è che hai dettooooo???????????????
    per caso volevi dire una cosa tipo:

    perché i libri li leggo in fretta?
    credo perché un libro è un libro. come un film è un film. come una poesia è una poesia. c'è sempre il ragionevole dubbio che siano pura fantasia ela certezza che niente abbiano a che fare con il presente del loro autore.
    i blog potrebbero essere cosa diversa.
    i post li leggo e rileggo, li centellino perché benché siano come le pagine di un libro, una poesia o una scena di un film, (i post), sono per me i più vicini i più prossimi al momento vissuto.
    un libro, una poesia o un film dicono qualcosa che è passato, chissà quando è accaduto, chissà adesso che li leggo costa già pensando l'autore.
    i blog, no o per lo meno potrebbero non essere così lontani dal pensiero di chi li scrive.
    e allora se trovo qualcuno che mi piace è come potessi leggere quello che scrive che so? Murakami? lello voce? mentre lo sta scrivendo.
    quella cosa dell'essere morta a metà ha a che fare con questo.
    perché quando provo a raccontare lo stato di morte (che mentre ce l'ho non potrei neanche spostare il lenzuolo o respirare più di quel tanto che permette all'aria di entrare nei polmoni grazie alla forza di gravità) subito penso che sono mezza morta.
    perché in realtà se lo fossi non riuscire a parlarne.
    e poi penso che quella morta non sono io.
    nove su dieci è qualcun altro che prima era vivo e adesso sento come assente.
    questo un po' mi aiuta a riprendere vita, mio malgrado.
    già che di fatto sono morta solo per metà, tanto vale che quella metà viva, stia il meglio possibile!

    era quello che intendevi?

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  3. la scena del pozzo ti piacerà moltissimo.

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  4. GUCHI
    a meno ce ne siano due, l'ho già letta.
    per ora la parte che mi è piaciuta di più è stata quella dello scorticamento:)

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  5. eh bah si qualcosa del genere .. ma capacità di sintesi no eh?

    ora vado a spentolare
    W la coop e il misto mare a 3,89 euri

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  6. PIER
    non ce l'ho, mai avuta, quello che faccio è già il massimo , anzi il minimo possibile:(

    ne riparleremo allora, attento al sale nella pasta;)

    (se hai anche due pomodorini, freschi___ boh, vedi tu:)

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  7. dicevo appunto quella, non volevo essere esplicita nel caso non l'avessi ancora letta, per non rovinarti la sorpresa.

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  8. GUCHI
    :)) che comunque poi la riprende quella storia, anzi per ora la seconda parte è tutto un tornare avanti e indietro nella prima tranne la signora che gli paga i vestiti ecc.

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