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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 2 marzo 2012

trame sotto pelle

____________ parole tattili

finirò con l'innamorarmi di me. del tempismo che fa coincidere il Caso con la mia curiosità inappagabile e sghemba, sfocata e deforme.
incontenibile entusiasmo quando mi imbatto nel momento giusto, perchè il posto si sà è sempre uguale, in maniere di dire che lasciano appetito e vorace desiderio di possesso e consunzione fino all'estremo che i sensi sono capaci di oltrepassare.
ma sto già anticipando del racconto così troppo breve in cui Tanizaki tatua le pagine di recondite e malsane attitudini come fossero lievi sussulti dell'anima pura di un incosciente mascalzone reietto rifiuto della società e invero sublime amatore del proprio piacere che le invidie dei meno abbienti etichetterebbero come edonista o perverso.

senza parole, l'antefatto è già detto.
l'opera è proprietà comunale per via dell'indigenza e a me resta solo di fissare qui qualche stralcio ben sapendo che basta alla mia scarsa memoria per tenere presente e vicino il suo lampo nella penombra.



Il video è tratto da The Pillow Book, un'altra storia, ma mi piaceva metterlo qui.
E invito a leggere di cosa si tratta cliccando sul titolo del film.


Da molti anni Saikichi cullava il desiderio di avere a disposizione la pelle luminosa di una bella ragazza sulla quale tatuare la sua stessa anima.


Click per ingradire
(...) e con l'ago che aveva nella destra cominciò a pungere la pelle attraverso le setole del pennello tenuto tenuto tra il pollice, l'anulare e il mignolo della sinistra, e che aveva appoggiato sulla schiena della ragazza. Lo spirito del giovane tatuatore si stemperava nell'inchiostro di china e penetrava nella pelle in gocce di cinabro delle Ryūkyū che, mescolate a alcol, venivano lentamente iniettate erano come gocce della sua stessa vita.


(...) Inserire anche una sola goccia di colore era uno sforzo, e a ogni trafittura Seikichi traeva un profondo sospiro come se fosse stato colpito al cuore. Lentamente i segni lasciati dall'ago prendevano la forma di un enorme ragno e quando infine la tenue luce dell'alba cominciò a penetrare nella stanza, quella diabolica figura allungava le sue otto zampe ad abbracciare la schiena della ragazza.


“L’odore della carta bianca è come il profumo della pelle di un nuovo amante, l’inchiostro nero è come i capelli bagnati e la penna d’oca come quello strumento di piacere il cui scopo non mettiamo mai in dubbio...”

giorni dopo è uscito un articolo sul corriere a proposito CLICK



9 commenti:

  1. grazie! sai, mi escono così! ^_^
    tuatuare, forse il verso di un animale domestico dei tuareg?

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  2. L’odore della carta bianca è come il profumo della pelle di un nuovo amante ...

    eh si :P

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  3. sì dai facciamo un nuovo gioco:
    che carta sei?
    (io sono in_carta_pecorita ahahhahah:))

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    1. ahaha che picia .. io mi sono incartato :)

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    2. ho capito temi che a sbilanciarti poi, chissà? ^__^

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    1. ____ secondo me ti è piaciuto così e così, 50_50 o sbaglio?

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  5. anzi, della raccolta di racconti di cui fa parte è stato uno dei miei preferiti.

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