momentaneamente: Lössa buie

sabato 11 febbraio 2012

Lössa buie

ho riesumato una scatola dalla soffitta
con dei bozzetti pubblicati
anni fa e scampati allo sterminio.
sono un po' sbiaditi,
ma li userò a commento di volta in volta.

Lascia bollire

Mia moglie mi ha detto che
seria, mia moglie mi ha detto che
"Non devi scappare
dai lavori che devi fare tu ...
non sei stufo di mangiare solo una volta al giorno?"
Saltando un pasto al giorno
non ci sta più posto dentro
per il vino ...

Mia moglie mi ha detto che
seria, mia moglie mi ha detto che
"Non devi scappare
dai lavori che devi fare tu ...
non sei stufo di mangiare solo una volta al giorno?"
Ma io non l'ho neanche sentita
e poi gli ho detto che
ma io gli ho detto che
"Fatti gli affari tuoi
che io mi faccio i miei ..."
Lascia bollire ...
Lascia bollire ...
Lascia bollire ...
Corri !!!

Ricetta economicissima: saltare pasto/i
(che poi una volta al mese fa pure bene!)

Alpexex dicet:
"per noi l'uovo lesso, e per la nonna il brodo di pollo"
(l'acqua con cui lessiamo l'uovo, ndb)

7 commenti:

teti90011 febbraio 2012 alle ore 09:16
pensa che sto video l'ho rubato perchè non si poteva postare e poi è sparito.
anche a me fa la tua stessa impressione, e poi pensavo alle persone sotto tre metri di neve e a quelle che facilmente dovranno saltare più di un pasto in questi giorni.
so che il mondo è pieno di gente muore di fame ogni giorno.
ma quando qualcosa mi è geograficamente più vicino si trasforma da pensiero astratto in pensiero concreto, insomma si fa sentire di più.
Passerà anche questa tempesta! facciamola sbollire, il senso è anche questo.
RispondiElimina
Risposte
Guchi chan11 febbraio 2012 alle ore 09:26
a proposito di video rubati, ieri ho cancellato il mio account su Youtube e quei due video caserecci che ci avevo caricato perchè mi è venuto un attacco di rabbia, in quanto mi è arrivata una mail in cui mi si avvertiva di probabili violazioni di copyright. ma santa marianna troiona: c'è la mia faccia e la mia stanza, che cavolo di copyright avrei violato? la colonna sonora di quello incriminato, ovvero una traccia di trenta secondi di un brano di alternative rock giapponese ripetuta in loop per meno di 2 minuti? che orecchio attento! insomma, mi è venuta una botta di arterio che non ti dico, anche perchè, come sai, io sono per la condivisione, e allora mi sono detta "'fanculo Youtube" e buonanotte.

il che non c'entra nulla col tuo post, ma volevo dirtelo.
RispondiElimina
Risposte
alpexex11 febbraio 2012 alle ore 09:56
"per noi l'uovo lesso, e per la nonna il brodo di pollo" (l'acqua con cui lessiamo l'uovo, ndb)
RispondiElimina
Risposte

Aggiungi commento

silenziosamente

La società contemporanea teme il silenzio, sente la necessità di coprirlo, annullarlo, negarlo creando città rumorose, luoghi di ritrovo frastornanti, momenti di solitudine anch’essi fitti di suoni (il cellulare che squilla, la musica dell’iPod nelle orecchie...).

Forse perché spesso silenzio diventa sinonimo di solitudine, isolamento, vertigine di vuoto. Eppure una lunga tradizione, che affonda le sue radici in un tempo lontano, dice che è ricchezza e non mancanza, pienezza anziché vuoto, gioia piuttosto che tristezza, nascita invece di morte.

Oppure accidia (ovvero: indolenza, inerzia, negligenza, tedio, ansietà del cuore) una forma di torpore o, secondo la traduzione della parola greca da cui origina, uno stato di noncuranza (a=non e kedos=cura), una mancanza di affezione, un senso opprimente di vacuità accompagnato da una strana noia irrequieta e insoddisfatta che prende di mira in particolar modo le persone solitarie e le assale specialmente nelle ore del mezzogiorno… continua a leggere

Henry Miller su Anais Nin

Sei così pronta, così intelligente.
Ma non mi fido della tua intelligenza.
Tu crei uno schema meraviglioso, tutto è al suo posto, e sembra chiaro in un modo assolutamente convincente, troppo chiaro.
E intanto, dove sei tu?
Non sulla chiara superficie delle tue idee, no, tu ti sei già tuffata più a fondo, in regioni più oscure, così uno pensa che tu gli abbia dato tutti i tuoi pensieri, ma lo immagina soltanto che tu ti sia svuotata in quella chiarezza.
Invece ci sono strati e strati - sei senza fondo, insondabile.
La tua chiarezza è ingannevole.
Sei la pensatrice che suscita in me più dubbi, più confusione, più turbamento.

epicuro

La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch'esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch'è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell'eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l'esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima.