paradisaeidae ovvero uccelli del paradiso per via del piumaggio e delle danze che compiono come preludio al'accoppiamento.
genova è abbracciata da un paio di settimane dal sole di giorno e dalle stelle di notte, mai così luminose, in cieli tersi e cangianti dei colori che caratterizzano le diverse ore e momenti.
benchè atea, so cos'è il paradiso, ne conosco e ne apprezzo il significato e benché sia poco frequente poterlo abbinare allo stato d'animo corrispondente, so cosa comunemente si intende quando si cita.
è uno sorta di stato di grazia che fa sì che pur avendo intorno abili o mendaci ammaliatori si resti indifferente aspettando di assistere alla prossima smentita, al cambio di rotta capace di smascherarne le vere intenzioni e mutare l'aspetto di quel che ti vorrebbe avvincere così da riportalo alle sue sembianze abituali e alla sua pochezza.
due maschi di uccello del paradiso (tra le oltre quaranta specie presenti nelle foreste della nuova guinea).
il primo passa i primi 30 secondi a ripulire la scena per la sua esibizione che però va storta.
arriva il secondo (0:58) che richiama la femmina e poi inizia a saltarle intorno.
all'1:20 si gira, fantastico per me, mediocre per la corteggiata che lascia anche lui a becco asciutto.
o forse si è spaventata.
in effetti il primo sembra leggermente ubriaco e l'altro, beh credo che anche satana potrebbe restare perplesso.
ci provano tutti, anche i nanetti
e a costo di prendere a pennate la preda, dai e dai qualcuno riesce a sfinirla tanto da arrivare al lieto fine.
è così che gira la ruota. come ha detto qualcuno, il mondo è già finito.
ci stanno mandando la replica spacciandola per una nuova serie.
mai pensato di fare servizi per il national geographic?
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