d'accordo le repliche ma si doveva proprio ripartire da così lontano?
che poi a rileggere quegli anni CLICK in effetti qualche somiglianza si trova.
certo si era più di dieci milioni meno di adesso, gli analfabeti totali erano oltre sette (milioni) e, poco più di tredici (milioni), sapevano leggere qualcosa e magari far di conto, anche se privi di titolo di studio.
insomma, circa il 40% sul totale, un peso, uno zoccolo duro che persiste (1), benchè oggi si sia "scolasticamente" più istruiti e diversamente affaccendati, quindi forse i tempi non sono cambiati così tanto, anche perché economia, ricchezza e politica sono restate in mano a una esigua minoranza.
ora, resta da vedere se ci tocca un redivivo Scelba sotto mentite spoglie, se la profetizzata rinascita ci scampi almeno da quello oppure se, come temo, ci stupiranno con effetti speciali e trovate innovative quanto devastanti.
intanto Pannella (al di là della simpatia/antipatia o veridicità/autenticità dei digiuni), incurante dei maya e dei monti, sopravvive magicamente e misteriosamente oltre ogni limite nella pressoché totale indifferenza sia dei maya e sia dei monti oltre che dei diretti interessati.
una cosa che fatico a mandare giù.
possibile che nelle carceri non sia giunta l'eco dei suoi sforzi? possibile mai che nessuno abbia pensato di unirsi e approfittare di un'occasione che rischia di finire nella sua tomba?
(1) _ intendendo che una sorta di cecità "perduri" e imperversi come una zavorra che ciascuno porta, mescolata al resto; almeno io la penso così.
credo che nessuno, o comunque pochissimi (ma chi può indicare chi siano?), sia portatore di onniscienza, ergo: l'ignoranza è "disegualmente" suddivisa, intrinseca in ognuno, senza immunità.
dal chè mi viene da pensare che operare, secondo le proprie effettive facoltà mentali (2) e capacità, sia il modo migliore per rendere la vita più soddisfacente: chi ha le braccia zappa, chi ha la testa lavora d'intelletto, chi ha le gambe, batte i piedi (o se la batte) e così via, con pari dignità.
(2) _ finché ci sono e comunque, possibilmente, evitando di lasciare in mano a dementi le redini del carro o, peggio, il comando della sala dei bottoni.
è qualcosa di diverso dalla meritocrazia; è meramente un fatto di onestà con un contorno di umiltà spruzzato da un sano realismo.
diversamente, le repliche, invece di ripartire dagli anni '50, rischiano di riavviarsi dall'età della clava.
per evitare equivoci, resto aliena, o quanto meno ci provo.
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