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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 22 giugno 2013

quando c'è la salute


ho cercato la parte dove parla delle sigarette che fanno male, quando suggerisce le scritte che si potrebbero scrivere sui pacchetti di sigarette e del desiderio di apporne altre di appropriate sulle mutante di lana, ma a prima vista è introvabile e allora intanto metto questo, altrettanto esilarante e attuale.
l'aggancio sarebbe servito a dire che ho scoperto che il tumore al polmone sta 'scalzando' dal primo posto delle patologie femminili quello al seno, che resta comunque il più frequente.
gli scienziati, ovviamente, dicono che l'incremento è dovuto alle abitudini tabagiste del genere femminile e che nel 2015 ci sarà il sorpasso.
a parte che mi sfugge il motivo per cui negli uomini questa patologia sia in decrescita (ma i luminari dicono perchè loro stanno dismettendo il fumo, mentre noi abbiamo appena cominciato), ma poco importa ciò che si dice, tanto la statistica non cambia.
la mia idea è un'altra, contaminata sicuramente dalla cattiva abitudine di fumare, e vede come concause gli altri noti fattori, ambientali ecc.
vent'anni fa giusti giusti, me lo ricordo come fosse oggi, ero reduce dal primo intervento e in attesa del secondo per un k al seno.
da un paio d'anni ho smesso anche i controlli, gli oncologi hanno detto che "ormai" la probabilità di una recidiva è pressochè nulla, in compenso da allora si sono succeduti una serie di malanni e accidenti che mi hanno portato a una condizione di buona salute fatti salvi, gli strapazzi, gli sforzi, gli eccessi, determinati alimenti, condurre una vita attiva, ecc.
in poche parole, posso respirare, dormire, mangiare (soprattutto riso) e bere (soprattutto acqua) e stop.
a questo punto si può ben capire quanto, alla fin fine, sia irrilevante trovarmi squattrinata o essere danarosa.
il punto è piuttosto quello di evitare di abbattersi mentalmente, soprattutto pensando al fatto che con tutta probabilità questa sorta di esistenza mutilata durerà ancora una ventina d'anni.
salvaguardata dal fatto che uscendo poco i rischi e pericoli della vita moderna sono di fatto minimi, anche se sussitono quelli derivati dall'attività part time di contadina.
comunque sia per ora ci sono.
recentemente il medico si è stupito di trovarmi così in buona salute, tanto da non riuscire a spiegarsi questa mia stanchezza.
"per forza _ gli  ho detto _ con tutta la fatica che faccio!"
c'è stato un tempo in cui gli impegni e le responsabilità facevano di ogni giornata una salita di Sisifo, ma anche quando il percorso ha invertito la sua direzione la fatica è rimasta.
dal ché ho finalmente tratto la conclusione che indipendentemente dal che si salga o che si scenda ci sono individui per cui il destino riserva sempre e comunque l'imposizione di far derivare il successo della sopravvivenza da uno sforzo enorme o quanto meno superiore alla naturale propensione e attitudine.

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