ho trovato emblematico il raddrizzamento della Concordia, mi ha fatto pensare per un giorno intero ai dolmen, ai menhir e alle statue dell'Isola di Pasqua.
ai sacrifici umani e agli sforzi immani per ergere i feticci di un credo, che nessuno riesce ancora a svelare appieno.
alla felicità per il successo e al significato che tali opere dovevano avere per le popolazioni coeve, e quello che hanno ora, semplici testimonianze dell'ingegno di un passato remoto a fare da bellavista per appassionati e turisti.
ho immaginato, affacciati al balcone del nastro che fa scorrere il tempo, quegli umani guardare 'Nick' Sloane dirigere dalla sala comando sulla chiatta, radiolina in mano e salvagente al collo (ma perché lui sì e gli altri no?), che si chiedevano per quale ragione darsi tutta quella pena per ergere un relitto.
quale dio poteva mai meritare un'icona così orrida e precaria?
per quale motivo, questi loro pronipoti preferiscano lasciare ai posteri, come effige della loro grandezza, enormi discariche e come mai abbiano potuto dimenticare che i Maya si sono estinti subito dopo aver abbattuto l'ultimo albero per poter issare la loro ultima statua gigante.
e poi perché quei sacrifici umani che niente hanno a che vedere con quel dio discarica da adorare?
viaggiatori ignari spinti contro l'ostacolo fatale...
chissà che qualcuno, tra questi nostri antenati, abbia pensato alle altre tante opere moderne che svettano verso il cielo e abbia aggiunto una parola buona per noi?
ma no... lo credo così poco probabile...
risulta chiaro anche a un bambino dell'età della pietra che, nella storia, questa che per noi è contemporaneità verrà al più descritta come un enorme e inspiegabile buco nero a interruzione momentanea della presenza umana sul pianeta.
forse si penserà a un meteorite che ha disgregato tutto creando enormi distese di relitti... o forse anche la nostra epoca resterà avvolta nel mistero per chi arriverà dopo di noi e mancherà delle nozioni o della fantasia apocalittica capace di rivelargli i motivi reali dell'estinzione dell'uomo insapiens.
Siamo il capitano che vi fa l'inchino;
RispondiEliminaSiamo la ragazza nel bel mezzo dell'inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.
Siamo yeee yeee ....
pieRock?
Eliminaquesta poi!!!
lo dico subito a tato francesco!
mi piace il testo, digli a tato di inserirlo nella liturgia delle prossime ad Assisi
Eliminama l'hai sentito?
Eliminaparlava alla folla dal suo terrazzo di javier zanetti (quello dell'inter), della sua abilità, modestia e umiltà...
testuale, testuale:
"... lo mettono a destra e sta a destra, lo mettono a sinistra e sta a sinistra e ovunque fa sempre la sua porca figura!... va agli allenamenti con la metro!!! prende la roja fino a xx e poi a piedi, passo dopo passo..." ecc ecc...