a leggere la reazione di Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro, alla notizia che la sua città farà da ponte per lo smaltimento delle armi chimiche siriane, si direbbe proprio che il trasloco sia stato deciso a sua insaputa.
ma una cosa che mi preoccupa ancor di più è la dichiarazione del direttore generale dell'Opac, Ahmet Uzumcu, davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato: «Voglio ringraziare l'Italia per il suo generoso contributo, fornito mettendo a disposizione un porto italiano per le operazioni di distruzione di armi chimiche siriane».
spieghiamoci bene _ anzi, meglio _ : sia chiaro che si tratta di un 'trasito', no che poi se le perdono o spariscono.
ma soprattutto perché "distruggerle in mare aperto"???
(intendendo il Mediterraneo).
sempre sperando che abbiano la mappa dei pozzi e trivelle o succede un patatrac anche peggio.
e, infine, cos'è 'sto tono trionfalistico, orgoglioso e lusingato della ministra Bonino e compagnia cantante?
cos'é?
si fa bella con la spazzatura altrui, ma quella di casa nostra?
anzi, quasi quasi... e, caricare un po' di 'eco'balle tra i rifiuti siriani?
Ci mancavano i rifiuti siriani, che tanto qui saranno di casa, basta scendere a portare l`immondizia giù e mi ritrovo attorniata da armi chimiche.
RispondiEliminaguarda sta storia è da raccapriccio.
Eliminase penso a quel che è costato la guerra e il recupero delle presunte armi chimiche mi viene un coccolone doppio.
con meno della metà, ne sono certa, si poteva salvare tutta l'africa dalla fame e quelle stesse popolazioni dalle tirannie.
con ancora meno, almeno accoglierli più dignitosamente.
ma se poi gli daranno una bella sommetta europea per il disturbo, cmq lo hanno già sistemato e faranno il trasbordo in mare, metti che poi i rifiuti delle ecomafie si vadano a confondere con le armi chimiche? e chi lo paga il pizzo?
RispondiEliminainfatti c'è da tremare solo al pensiero di cosa possa esserci dentro, approfittando del passaggio e del 'tortone' che c'è dietro.
Eliminasto febbrilmente cercando la fonte che indicava i fondi che l'italia ha versato (altro che premio!), ma per ora trovo solo quelle che parlano delle 'perdite' economiche derivate dalla sospensione della vendita delle armi leggere con cui il nostro paese ha foraggiato siria e compagnia cantante.
ma ti saprò dire, appena la trovo... (credo un paio di miliardi)
mi correggo. i due miliardi sono, in soldoni, quel che ha chiesto la difesa per il quinquiennio (F35 esclusi) al capitolo 'missioni di pace', pacificazione, ecc.
RispondiEliminamentre per quel che riguarda la Siria, ad oggi, i contributi finanziari versati Trust Fund Opac per le attività di distruzione ammontano a 12 milioni di Euro, forniti da: Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Corea, Slovacchia, Turchia.
Poi sono stati annunciati ulteriori contributi per complessivi 20 milioni di euro (di cui 12 dall'Unione Europea).
E altre fonti danno per certo che la russia ne abbia versati, solo lei, 150 (milioni).
come al solito questo genere di informazioni sono così trasparenti da risultare invisibili:(
la stima del totale è di circa mezzo miliardo, il saldo non si saprà mai, ma dalla stima, 'stimo' che sia almeno quadruplo.
...più che avanti tutta avrei messo come etichetta "indietro tutta". :(
RispondiEliminaMeglio tornare ai patrimoni UNESCO.
è un tag creato nella speranza di incoraggiare l'estinzione...
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