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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 13 aprile 2015

Je suis différente

navigando ai margini del canneto, dove l'acqua è appena una carezza che divide il fondo limaccioso dal mondo aereo e terreno, il piccolo spinarello si imbatte in un piccolo groviglio di sterpi caduti da un ramo spiovente e ne studia l'aspetto navigando intorno e dentro a quell'intrigo contorto, poi ha un'idea.
corre a discuterne col branco e ottiene il permesso di avviare una sperimentazione ardita.
a quel punto, pinne in spalla, parte alla ricerca di alghe, rametti, piccoli gusci e altri filamenti che inizia a tessere con l'abilità di un ploceidae africano.
la costruzione viene collaudata in occasione della prima schiusa e riscuote subito successo tra gli spinarelli che l'adottano come incubatore per i nuovi nati.
intorno a loro gli altri pesci si aggirano perplessi e ironici: tutto quel lavoro pare una follia quando ci sono belle e pronti tane e rifugi naturali capaci di svolgere altrettanto bene quel compito, ma per gli épinoche vale più l'utopia di sentirsi un po' come quegli strani esseri la cui ombra alata si staglia sul fondo di caccia del loro pantano e tanto gli basta.

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