.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 21 giugno 2015

altrove di dove?

chissà se la 'sesta estinzione' è uguale o simile a quella narrata da Elizabeth Kolbert oppure diversa, ma in ogni caso torna sempre più di attualità, quindi anche gli scettici cominciano a sentire una pulce nell'orecchio mentre, chi potrebbe intervenire, fa orecchie da mercante.
nella nostra storia sono tanti gli esempi di estinzione; per esempio i templari o il buon senso, eppure siamo ancora qui.
qualcuno più felicemente, altri meno.
ieri giornata dei rifugiati, e la nottata?
sbirciavo un articolo dell'Internazionale...
spicca il dato siriano; praticamente la metà della popolazione ha abbandonato il paese.

i numeri dell'alto commissariato dell'onu fanno paura, ma sono niente a confronto di quelli, da tempo annunciati, riferiti alla migrazione ambientale.

insomma un sacco di gente si sposta per il pianeta per svariati motivi ma con una discriminante: se ti muovi con un biglietto nel portafogli pieno sei un turista, se hai le tasche vuote diventi profugo o rifugiato, comunque senza alcun diritto di cittadinanza, al più ti concedono di transitare, purché velocemente, e possibilmente sparire altrove.
già ma in quale altrove?
mi viene da pensare ai 'crudeli conquistatori', pure loro si sono spostati per cercare di migliorare la loro condizione e sono stati osteggiati, ma poi hanno prevalso a cannonate.
penso agli imperi coloniali di quegli stati che adesso dicono: 'no grazie' all'accoglienza.
e che dire dei missionari che hanno diffuso la convinzione che sposando un essere invisibile si guadagnasse qualcosa?
per quanto mi sforzi, mi sfugge il nesso che scollega la teoria della globalizzazione delle merci dal fenomeno della migrazione umana.
la mia logica suggerirebbe che così come materie prime e manufatti (ma anche di virus, batteri, parassiti e predatori infetti) viaggiano liberamente per il mondo, anche gli umani possano farlo.
sembra invece che ci sia accorti, chi con stupore chi con sdegno, che troppi la pensino così oppure, viceversa, che vi sia chi ritiene che il suolo patrio sia una sorta di proprietà privata, di club esclusivo a ingresso riservato o su invito.
il 2050 è diventata una data fatidica e prendendo per buone le previsioni, saremo dieci miliardi di cui il 10% in movimento 'clandestino'.
credo meglio di tentare di sfondare portoni blindati, convogliare in un territorio ancora incontaminato dove rifondare una utopica società capace di tenere conto delle abilità acquisite da applicare per la salvaguardia del bene comune.
ma comprendo che il mio suggerimento possa apparire risibile e ingenuo.

8 commenti:

  1. per non parlare degli italiani che in varie epoche hanno tolto il disturbo dall'italico suolo.
    e poi come sarebbe sta storia che sposando un essere invisibile non si guadagna niente? vallo a dire a Biancobaldo ed alla sua Vaticano spa :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chissà perché ce l'hai sù col meno peggio che c'è stato... in fondo tra le varie istituzioni a delinquere è l'unico capo che si sforza di migliorare...

      Elimina
  2. Ho letto ma è francamente poco leggibile, pieno di imprecisioni storiche e di ideologia di comodo. Il paragone ad esempio tra un batterio e una massa di migranti. Oppure la questione dei missionari e del matrimonio con l'essere invisibile.
    Ci sono enormi responsabilità e una grande cecità negli ultimi secoli da parte dei paesi ricchi e "progrediti" ma non credo che scendere volutamente e consciamente a livello della Siria, o di certi paesi africani serva a qualcosa o migliori qualcosa. Gli italiani che tolsero il disturbo avevano un passaporto, venivano accuratamente controllati e poi fatti entrare: prima di equiparare la nostra emigrazione a inizio secolo con quello che succede oggi sarebbe meglio informarsi un poco. C'è una grande differenza tra un emigrante e un clandestino migrante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. paragoni?
      batteri e migranti?
      boh?
      fai una bella cosa, abbandona questo blog e cercane uno che ti vada bene e buona fortuna!

      Elimina
  3. Sono d'accordo Teti,sfondare tutti i portoni blindati.
    (che piacere ritrovarti ancora***)
    (firenze-un gelato insieme ricordi??)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. uhmmm, al momento mi sono sorpresa ed essendo sempre più smemorata proprio mi sfuggiva l'episodio, ma avevo solo un paio di opzioni entro cui riconoscere l'identità e un'occhiata al tuo blog mi ha fugato ogni incertezza... ben approdata su questo lido ormai semi abbandonato rispetto agli inizi.
      sembra che i blog hanno perso fascino rispetto ad altre forme più sintetiche di comunicazione, ma per ora resisto anche perché la sintesi non è proprio la mia dote migliore:)
      a presto, t.

      Elimina