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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 5 gennaio 2016

orti di guerra

centocinquanta ettari in fondo sono poca roba; l'equivalente di 1,5 Km² cioè un milione e mezzo di metri quadrati, diciamo abbastanza per contenere tre milioni di persone, per la questura meno di due milioni, tanti sono gli abitanti della striscia di Gaza (più o meno) su un territorio di circa 360 Km² (due volte il comune di Milano).
dunque che vuoi che sia una porzione di terra pari a un campo di pomodori per le sorti del pianeta?
è questo lo spirito che anima i reggenti delle nazioni e governa le loro politiche.
una fuga di metano qua, un incendio la, un po' di fango tossico qui, una spruzzatina di acido li, che fa?
insomma tutto è solo una questione di dimensioni, di distanza dalle cose e così fa comodo pensare che ogni disastro sia poca cosa rispetto all'intero o al lontano.
se invece ci sei dentro le cose cambiano.
e torniamo alla striscia di Gaza.
è certo che nei giorni scorsi aerei agricoli israeliani abbiano irrorato diserbanti su almeno centocinquanta ettari di terreni coltivati nella fascia, 'adiacente' alle linee di confine (e non è la prima volta).
Israele conferma l’uso di erbicidi e di inibitori di germinazione, allo scopo di «garantire lo svolgimento delle operazioni di sicurezza lungo il confine».
L'articolo de Il Manifesto, da cui ho stralciato alcuni passi, ricorda che anche gli Stati Uniti, negli anni Sessanta, parlavano di «condizioni di sicurezza da garantire» quando spruzzavano ampie porzioni del Vietnam con l'Agente Arancio, per rimuovere le foglie degli alberi e privare i Viet cong della copertura del manto vegetale. Il conto negli anni successivi lo hanno pagato tanti civili vietnamiti, soggetti agli effetti cancerogeni dell’Agente Arancio, senza dimenticare i neonati malformati. La comunità internazionale intervenne con una convenzione del 1978 che vieta o limita fortemente l’uso degli erbicidi durante i conflitti, alla luce alle conseguenze devastanti che hanno sulle persone (Israele non l’ha firmata).
risultato?
ci si interrogherà sulle conseguenze quando sarà ultimato lo studio sulle contaminazioni e gli effetti delle precedenti offensive militari.
ci vorrà mica un genio per capire come si sente un residente, braccato in una striscia di terra, a cui hanno demolito (o bombardato) la casa, ammazzato uno o più parenti, distrutto l'uliveto e contaminato l'orto?

6 commenti:

  1. una questione partita male da subito, a cominciare dalla nave Exsodus ... questioni di meta politica globale ... troppo distanti dal nostro quotidiano, noi che abbiamo appena vinto la battaglia contro l'inquinamento ambientale, con un paio di multe, un acquazzone e un po' di vento. non sono prodigi della politica anche questi?

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    1. è un declino inarrestabile... ne sono convintissima.
      l'essere umano è un tragico scherzo del destino o un flagello immane la cui unica salvezza è estinguersi al più presto.

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    2. ma poi farai come BreadPitt? uccidi l'orso e resusciti?

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    3. di caprio (non brad pitt)... quindi non lo hai visto... vedilo!
      anche quello di tarantino per certi aspetti 'simile'...
      poi ne ho altri due che credo ti piacerebbero...

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  2. Risposte
    1. è triste appartenere all'unica specie animale capace solo di distruggere... persino i piranha nella loro crudeltà sono in qualche modo utili.
      l'essere umano no.

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