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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 31 gennaio 2016

quando si dice che le dimensioni non contano

prima ancora che la Svezia si impadronisse dei titoli di prima pagina riflettevo su un particolare che ho scoperto prendendo spunto da un film norvegese.
per curiosità sono andata a rinfrescare le lacunose nozioni geografiche e mi è caduto l'occhio sul numero dei residenti: cinque milioni.
no, perché nella mia mente, la Norvegia rappresentava l'idea di nazione arricchita dalla fama, condivisa con la vicina Svezia, di inarrivabile civiltà e, scoprire che le due insieme contano tanti abitanti quanto un paio delle nostre regioni, ha di molto ridimensionato la mia stima (minata poi dai recenti fatti di cronaca).
nel particolare, gli svedesi sono quanti i lombardi ma su una superficie venti volte più grande, e la Norvegia, poco più grande dell'intera Italia conta gli stessi residenti della Sicilia.
poco importa che gran parte del territorio scandinavo sia disabitato o che abbiano un re, resta che sono un'inezia numerica e ciò facilita di molto la gestione delle politiche socio economiche.
allora ho proseguito l'excursus verso i Paesi Bassi: il Belgio conta tre volte i toscani, su una superficie analoga a Piemonte e Valle d'Aosta; l'Olanda è grande quanto il Friuli Venezia Giulia e ha tanti abitanti quanto il Lazio; il Lussemburgo, poco più piccolo della provincia di Bergamo ha poco meno degli abitanti del capoluogo ligure.
alla fine i numeri si sono così rimpiccioliti da arrivare a sessantadue.
quei famosi sessantadue straricconi (buon per loro) sparsi per il pianeta, ma che potrebbero comodamente viaggiare su un pullman da gran turismo, coabitare in un condominio di medio piccole dimensioni, scambiarsi un drink nel bar della piazza del paese, formare dodici squadre (più due riserve) per giocare un torneo di calcetto a cinque oltre che risanare i bilanci di innumerevoli nazioni, e tutte le altre cose che ovviamente mai si sognerebbero di fare. 

4 commenti:

  1. avevo fatto una valutazione simile quando girava la storiella del numero di parlamentari italiani e svedesi, senza che nessuno si preoccupasse di far capire altre quantità. però non cambia molto la questione, pochi o tanti che siano evidentemente hanno strutture parametrate alla loro tundra, servizi e tutto il resto. sinceramente non mi sento di condannarli per la loro decisione, semmai c'è da dire che ciò che recriminano all'Italia non recrimineranno a loro ed è questo che mi fa incazzare

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    1. ma infatti fa raccapriccio che l'europa viaggi in ordine sparso su qualunque problema si presenti.
      morale della favola, il costoso baraccone va avanti senza risolvere nulla e ognuno per sè.
      norvegia, svezia e danimarca hanno abolito il contante... qui hanno alzato il limite di prelievo, siamo indietro su tutto e nonostante le sanzioni restiamo inadempienti su vicende che si trascinano da decenni, ma resta che le soluzioni trovate da chi è più avanti sono vergognose.
      vero è che la svezia ha accolto percentualmente molto più di altre nazioni e probabilmente meglio, ma riportare indietro 'gli esuberi' equivale a una condanna a morte.



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  2. Noi ce l'abbiamo più grande (il dato demografico) e allora?
    In compenso, sui diritti civili ci annoveriamo tra gli ultimi in Europa ma in "buona" compagnia nel così detto "terzo mondo"

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    1. credo che se gli italiani fossero nati in norvegia, l'italia potrebbe assomigliare alla svezia, tuttavia ritengo probabile che l'essere in meno aiuti o faciliti le relazioni e il governo... ma è anche probabilmente vero che nel prossimo futuro la brodaglia di inciviltà e ingiustizia si allarghi invece di restringersi.

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