farneticazioni di una vecchia zitella già belleppronta per la livella.
giusto un mese al referendum e ancora sono incerta tra tre alternative:
al 60% sarei per andare a votare Sì (ci mancherebbe! via le trivelle!), la tentazione di stare a casa è 39% (tanto mancherà il quorum) e il restante 1% mi fischia di andare e votare No (massì, così la finiamo prima sta storiella).
e già l'essere così in ambasce mi arrovella.
a forza di sentir parlare di bagatelle e bustarelle me l'hanno spento il senso civico e pure la voglia di credere nei piccoli gesti e buone pratiche.
perché lo so che le frittelle escono sempre con il buco da rimpinzare alla chetichella di storture.
che anche dovesse uscire un Sì forte e convinto il modo di stravolgerlo è già pronto.
e in ogni caso, anche se dovesse andare secondo la migliore delle ipotesi, a che servirebbe dato che le politiche mondiali sono orientate in tutt'altra direzione?
ma se mi chiedete: vuoi tu abrogare tutte le regole strampalate e dannose al pianeta? nessun dubbio.
la mia risposta è sicuramente Sì! senza se e senza ma (che tanto ce li mettono loro... ecco, appunto. torna il tarlo della sfiducia e l'oblomovismo impera).
io le voglio le trivelle, soprattutto nella parte di mare che abbiamo regalato alla Francia. Poi le vorrei vicino a Venezia, alle Eolie e all'Elba, e se c'è qualche fondale patrimonio Unesco ecco le vorrei anche lì ... perchè si crea lavoro, occupazione, crescita economica. e fanculo gli ambientalisti retrogradi, che non capiscono che siamo una nazione che ha bisogno di sfruttare le prorie risorse e non lasciarle lì e sprecarle.
RispondiEliminae poi, diciamocelo... quei profondi buchi in fondo al mare verrebbero anche molto bene per stipare scorie tossiche o farne rifugi per armi chimiche e atomiche oltre che cimiteri per le buone intenzioni...
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