.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 16 febbraio 2017

due fenomeni

ieri al tg vedo il servizio sul suicidio del ragazzo di Lavagna e sento che qualcosa non mi quadra nelle parole, tante (troppe), della madre.
anche i ragazzi a cui si rivolge, i compagni di squadra del giovane, paiono sconcertati e interdetti mentre si scambiano sguardi che sembrano dire: 'ma che c'azzecca?'
tutto un discorso detto a macchinetta che sa di trito e ritrito, magari anche apprezzabile, ma stonato in quel contesto.
passi se a parlare fosse stato il parroco (che ai funerali dovrebbe sempre e comunque tacere per legge) ma, come madre, mai mi sarei sognata di fare l'ennesimo cazziatone al figlio appena chiuso in una bara.
passi il padre che ha avuto il buon gusto di tacere davanti al microfono del sagrato, ma sta 'mamma' è davvero un fenomeno in fatto di sensibilità e comprensione di situazioni complesse e campione di ottusità.
comunque, il rispetto per la tragedia, mai mi avrebbe consentito di scrivere una riga sul caso (a differenza di Saviano che ha consumato litri d'inchiostro, cavalcando un pretesto che poi si è rivelato diverso da quanto anche lui ha pensato in un primo tempo), ma ieri sera, prima di andare a dormire, leggo un'ansa e mi si apre uno squarcio penoso.
cioè, sta madre campione di legalità adotta un bambino, lo cresce (immagino sfracassandogli i coglioni dal mattino alla sera con un ipocrita senso della morale e della vita), capisce che il giovane adolescente ha dei problemi seri con il fumo e le prova tutte, senza successo e quindi cosa fa?
va dalla finanza e organizza una finta rappresaglia per beccarlo in flagrante.
ora ignoro se si sia prima rivolta a un sostegno psicologico tra le tante che dice di aver provato prima di chiedere l'intervento delle forze dell'ordine, ma ne dubito a meno che, anche al terapista, manchi qualche rotella.
ora: posso concepire (per esperienza diretta) che un adolescente ti possa facilmente far uscire di testa, ma nessuno è mai morto per due canne; si poteva tranquillamente attendere, vigilando, per qualche anno e intanto farsi sedare le ansie da un esperto così da arrivare prima o poi a capire che in un giovane adottato che dimostra disagio, magari c'è qualche (per non dire solo) responsabilità dell'adottante.
immagino quel giovane insofferente e probabilmente sfrontato e insolente, come solo da adolescenti riusciamo a essere, che coglie la situazione: sono a casa di genitori adottivi che mi portano in camera la finanza per due spinelli, se tutto va bene mi tocca una vita con questi due; se va male li uccido, e tra le due sceglie di morire lui.
se non è istigazione al suicidio questa!
un encomio anche alle fiamme gialle, che avranno pure avuto tatto, ma si sono macchiate della colpa di aver assecondato e anteposto le paranoie di una donna impreparata e incapace di assumersi il ruolo che madre natura le aveva sottratto, invece di aiutarla a valutare con oggettività l'impatto che l'intervento avrebbe potuto avere in primis sulla fiducia del giovane verso i genitori e in generale nei confronti delle sue fragilità.



2 commenti:

  1. tutta la faccenda si sta configurando come l'ennesimo casino all'italiana in cui la stampa diffonde sensazionalismi da botteghino. La madre certo poteva stare zitta, ma anche la finanza che si lascia 'usare' a richiesta fornisce l'immagine penosa di chi non sa più che pesci prendere, ho la stessa impressione di quelle situazioni dove multano il barista per il mancato scontrino del caffè e non fanno nulla per le maxi evasioni milionarie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mah, guarda, ormai, se posso, evito di 'ragionare' sulle notizie, preferendo esprimermi quando ho modo di ascoltare e vedere 'direttamente'.
      e quanto ho sentito mi basta per dire che i due fenomeni farebbero meglio a farsi un bell'esame di coscienza.

      Elimina