fonte
dammi la fortuna e gettami in mare
promettimi il mare con il sale
l'aria
il vento
la terra
il mare
il cielo
l'isola
il sole
la luna
gridare alla conquista del cielo
bere il succo bruciato dell'amore
penso di sì
dico di sì
di sentir nella notte la voce tua
dammi la fortuna e gettami in mare
promettimi il mare con il sale
dammi la fortuna
e gettami in mare
promettimi la luna
e il mare con il sale
dammi la fortuna
e gettami in mare
promettimi il mare con il sale
fino alla metà dell'ottocento l'avrebbero capita e cantata tutti i popoli che si affacciano sul mediterraneo o, quanto meno, tutti coloro i quali svolgessero attività inerenti ai traffici marittimi.
è la lingua sabir, un ibrido linguistico, di cui esistono pochissime tracce, che fa meditare e che resta vivo anche grazie al festival annuale.
vero è che oggi abbiamo l'inglese, ma l'idea di un idioma 'popolare' totalmente inclusivo cioè a prescindere dal grado di istruzione e stato sociale lo rimpiango come la perdita di una persona cara o del buon senso.
si fosse mantenuto avremmo più integrazione e meno discriminazione, peccato si sia perso, sì, peccato...
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