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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 22 ottobre 2010

La betoniera è partita

Dopo le macerie, la polvere. E quando la polvere si è depositata sul silenzio... La struttura scheletrita della casa può essere rivestita.
Il più sembra fatto. Sembra.
Indipendentemente dai mezzi di cui si dispone la realizzazione del progetto di costruzione o ristrutturazione assume dei tempi propri che è impossibile codificare.
Il dato certo e ineluttabile è che la fine non arriva mai alla scadenza dei termini programmati.
Sotto pressione dall’ansia, dalle fobie, dalla depressione e dai peggio sentimenti che siamo capaci di provare, e riprodurre, subiamo le continue dilatazioni “neltempo”.
Comincia il caos. L’unico modo possibile per cavarsela è guardare agli opposti ogni volta che ci si inciampa. E poi arrendersi.
Se quel muro proprio non vuole asciugarsi... Si aspetta.


La betoniera è partita!
E quando parte la betoniera, vuol dire che gli impianti sono stati tracciati e predisposti.
“C’è un freddo che spacca la faccia. L’elettricista vuole sapere per la luce della cabina armadio... Ma non ci avevi pensato tu?”
Passa qualche settimana “la braga non si trova, dove la facciamo passare?”
Nel frattempo: “il bagno è sbagliato. Che si fa?”
In una parola: problemi.
La betoniera non parte mai!
Che fare? Farsi prendere la mano dalla frenesia dei tempi moderni o guardare agli opposti?
“Conosci il wabi sabi?”

“E’ la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute”.
“E i segreti delle forme e dei colori? Li conosci?”
Sms scambiati con Accomodata tra l’autunno e l’inverno di un anno fa.


Il feng shui è contiguo alla natura. Pensare di applicarlo a prescindere dai criteri minimi di compatibilità tra il tempo in cui è comparso e quello attuale è utopia oppure qualcosa di certamente valido e apprezzabile, ma diverso.



Accompagnare, “accomodare” armonicamente gli imprevedibili imprevisti con l’ordine equilibrato delle cose che seguono il loro corso e il loro orientamento può compiere miracoli ma necessita di tempo e di grande predisposizione all’ascolto e all’osservazione.

Un luogo si sceglie in una stagione, ma le stagioni sono quattro e occorre che la soluzione sia valida e ottimale da stagione a stagione in ciascuna di esse.

Se in città si dà meno importanza a questo fattore, appena fuori diventa quasi impossibile ignorarlo.
La necessità di rendere interagente la casa con il suo intorno si affaccia in Accomodata come una scoperta fantastica e piacevolmente inattesa.




Quello spazio, una sorta di avanscoperta per qualcosa di definitivo, aveva un fuori che la stimolava.
Scegliendo una costa di casa di campagna era entrata in possesso di sei ettari di terra dislocati in un raggio di circa un chilometro in linea d’aria dalla costruzione.
Siamo abituati a “controllare” lo spazio interno, meno esperti nel gestire i riflessi che derivano dall’assumersi la responsabilità di spazi esterni a qualsiasi tipologia di recinzione o delimitazione capace di comprendere l’intero, come in questo caso.
Perseguire il feng shui spesso significa “ri”-qualcosa.
“Ri...”, già perché la manifestazione che esprimiamo con le azioni, le scelte, la sistemazione o l’arredo sono “ri”flessi di processi che abbiamo cresciuto e coltivato che vanno a sommarsi e sovrapporsi a quanto la realtà propone.
Una sorta di personalizzazione che spesso aggiunge e che invece, forse sta a indicare che l’uomo e la donna sono incapaci di adattarsi a quello che certamente da qualche parte già esiste e fa per noi.
Sarà pigrizia, sarà masochismo, ma invece di cercarlo lo costruiamo.
Nel “ri”sistemare la nostra casa o il luogo dove viviamo la maggior parte del nostro tempo, “ri”assegnamo significati, forme e funzioni agli spazi troppo spesso senza capirne e rispettarne la reale vocazione.

La natura si ribella ed ecco che le terre mescolate alla calce e sabbia che fa da intonaco, invece di rendere il blu e il giallo, impazziscono del colore dell’alba e di quello del tramonto che dalle finestre di Accomodata si specchiano sulle pareti.

La sconfitta del consulente? Macchè!
Chiamiamolo zen o come volete, ma quando tutto si fa per un risultato e il risultato è diverso da quello atteso... Guardare l’opposto. Nove su dieci va tutto a posto.

Quello che volevi blu è rosa? “Cioè metti pigmenti blu nell’arenino e quando lo stendi diventa rosa?”
Succede! E perdo i clienti. Fortunatamente non Accomodata. E penso all’elemento Acqua (il blu) e al fatto che lei proprio non se ne cura.
Una casa senza Acqua e senza Fuoco. Ma al Fuoco ci ha pensato perché il richiamo simbolico per attenuarne la mancanza è la cosa che le sue proiezioni hanno subito evidenziato... Mentre l’Acqua manca. Manca il fluire, lo scorrere e il disperdersi. Manca il raccordo e il completamento, la cornice e anche il quadro.
Si è neltempo che sta tra la l’abbandono che si è imparato da piccoli e la fiducia del riscatto nel futuro.
Smarriti e tenacemente aggrappati a quanto in teoria si è certi sia la conclusione migliore quando si tratta degli altri, quindi anche migliore in questo caso.
Tenacemente aggrappata alla sua montagna, benchè incerta di essere disposta nel verso idoneo, Accomodata era fermamente convinta ad accogliere e volgere al bene ogni intoppo e applicare alla lettera i consigli e i rimedi.
Abbandonando la città per la campagna ci sono stati un sacco di processi da “ri”-sistematizzare.





Gli affetti sono importanti in questi casi di forte cambiamento. Ad Accomodata era capitato di “perdere” quelli più cari.
Niente di drammatico, ma a complicare il “trasloco” due abbandoni fuori programma: suo figlio e il suo amore della vita appena ritrovato e di nuovo smarrito.
Un effetto prevedibile. Sgradito e sgradevole, ma prevedibile. Accomodata non lo aveva previsto, anzi! I suoi piani erano del tutto diversi.
“Un freddo che spacca la faccia ai passeri!”. L’inverno dell’anno scorso... Poi la primavera e la betoniera che parte...



To be continued...



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