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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 22 luglio 2011

Sarah Kane


“Crave”, scritto nel 1997, è un testo forte, che parla di bisogno, disperato bisogno, d’amore e d’amare, la perdita del senso della vita, la ricerca del senso e della luce. L’autrice ha rimescolato le proprie identità facendole comunicare fra loro per cercare una risposta mai trovata. Narra le storie di quattro personaggi identificati solo come A, B, C, M, ognuno dei quali nasconde un passato turbolento, fatto di traumi e delusioni. La stesura del testo è sperimentale, priva di didascalie, senza indicazioni temporali o spaziali. Dei personaggi non si definisce neppure il genere, benché nella traduzione italiana siano diventati due uomini e due donne, a causa della nostra lingua che impone i generi a differenza della lingua inglese.



A volte mi rigiro e sento il tuo odore e non posso muovermi, non posso cazzo andare avanti senza esprimere questa terribile fottuta schifosa brama che provo per te. E non posso credere di sentire questo per te e che tu non provi niente. Non senti niente? (Silenzio) Ed esco alle sei di mattina iniziando la tua ricerca. Se ho sognato un messaggio su una strada, o un pub, o una stazione, io vado li. E ti aspetto. (Silenzio.) Sai, mi sento proprio manipolata (Silenzio.) Non ho mai avuto problemi a dare alla gente quello che voleva. Ma nessuno è stato capace di fare lo stesso per me. Nessuno mi tocca,nessuno mi si avvicina. Ma adesso tu mi hai toccato da qualche parte fottutamente in profondità. Non posso credere di non poter fare lo stesso con te. Perchè non posso trovarti. (Silenzio.) A chi assomiglia? E come la riconoscerò quando la vedrò? Lei morirà, lei morirà, lei morirà e basta. (Silenzio.) Credi che sia possibile per una persona nascere nel corpo sbagliato? (Silenzio.)
Vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo per rifiutarmi non essendo mai li, vaffanculo per farmi sentire una merda, vaffanculo per dissanguarmi di vita e d'amore, vaffanculo a mio padre per avermi distrutto la vita, e vaffanculo a mia madre, per non averlo lasciato, ma più di tutti, vaffanculo dio, che mi costringe ad amare una persona che non esiste. VAFFANCULO VAFFANCULO VAFFANCULO.

collegamento a Perchè

4 commenti:

  1. vaffanculo.

    ehi ma poi lo rifacciamo il gioco del post sulla parola del giorno?

    eh dai!!!
    e poi vaffanculo anche la parola del giorno.

    Marò se sono sboccato in questo periodo, ma che è??? manco uno scaricatore di porto, e si che esempi qui se ne trovano

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  2. PIER
    oggi cos'era? EREMO?
    beh, si certo si può fare, possiamo allargarla a chi c'è, ma tu niente vacanze/ferie?

    ti hanno già reclutato i paralleli?

    li hai mandati affanculo? ^__^

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  3. PIER
    bene!
    tienti pronto che alle 20 esce il post nuovo (sempre allegro:)
    poi il fanculo finale:)

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