Come il Caso vuole

Sarà la serendipità ma quante volte nella vita capita un incontro che sia mistico, sessuale, professionale, di qualsiasi genere e con qualsiasi pretesto e non necessariamente con persone, ma anche con l'arte, la musica, la danza, ecc. ecc., che ti fa avvertire una magia, un'estasi, un "sentimento mistico e irreale che ti incatena"?

L'ho capito dopo i quarant'anni che ci sono incontri che seppur fugaci e ancor più se passeggeri, segnano, sono capaci di inciderti anima e corpo come si fa con una canzone su un vinile o come la goccia che batte insistente su una pietra.

Da molto giovani sono i maestri e le maestre i primi e le prime a imprintare quella sorta di capacità di riconoscimento di cui però non sai ancora la portata, poi la cerchi e dopo i vent'anni ti affascinano i più grandi di età, le cose strane, gli interessi di nicchia, il renderti e formarti una cultura alternativa al banale e allo scolastico, il formarti aderendo quanto più è possibile alla tua innata stranezza di cui inizi ad avvertire il peso, l'onere e più raramente il piacere.

Poi tralasci la filosofia e ti adagi sulle certezze e sulle credenze che hai formato e per un ventennio costruisci palazzi di sabbia, lavorando, creando una famiglia, vivendo di rendita emotiva come se quello stato fosse perenne, consolidato, indiscutibile.

E arriva la crisi e spesso butti all'aria la famiglia, il lavoro, te stesso/a, rimetti tutto in discussione e cerchi nuovi maestri e intanto vedi che la gente ti guarda con occhi di supplica. Senza accorgerti e senza volerlo sei tu ad essere diventato/a la guida, la fonte del sapere, l'aiuto per crescere e comprendere e forse anche credere.

E non lo sapevi ma intanto avevi incontrato segnali che indicavano chiaramente quale fosse la tua vera direzione e lo capisci dopo.

Allora diventi attenta/o a cogliere quel mix di sensazioni che non sapresti spiegare e che invece ti fanno riconoscere nonostante le distanze, le vite differenti, l'età differente, il cammino differente e tutto il possibile che è e urla NOOO, lascia perdere! che stai per avere o hai appena avuto un incontro importante.

Importante perché fuori norma, fuori registro, irrealizzabile, impraticabile, ma capace di arrivarti come solo il Caso può e sa fare.

Non si può sfuggire a meno di essere ipocriti e codardi.

E' arrivato/a la cosa, la persona, l'emozione, quel che è, e che è difficile dire, a cambiare i tuoi pensieri e il loro scorrere, ti devi arrendere, vuoi farlo e decidi che lo farai a qualsiasi costo.

Senza perderti, senza sciupare quello/a che ha reso possibile questo piccolo miracolo impercettibile.

E ogni giorno festeggi la ricorrenza di quell'evento fino a quando il prossimo supererà il precedente e così via.

Comunque lo so che il prossimo amore

per me sarà la prossima sconfitta.

All’inizio della festa so già

che il primo mattino sarà una foglia morta.

Senza sapere io so, io so il tuo nome

che io sarò la tua prossima preda.

So già che è con il loro mormorio

che gli stagni catturano i fiumi.

Ma abbiamo un bel fare e un bel dire

che un uomo accorto ne vale due.

Abbiamo un bel fare e un bel dire

fa proprio bene essere innamorato.

Comunque lo so che il prossimo amore

non vivrà fino alla prossima estate

lo so già che il tempo dei baci

per due strade non durano che un’incrocio.

Lo so, lo so che la prossima felicità

per me sarà la prossima guerra

io so già questa spaventosa preghiera

che bisogna piangere quando l’altro vince.

Abbiamo un bel fare e un bel dire

che un uomo accorto ne vale due.

Abbiamo un bel fare e un bel dire

fa proprio bene essere innamorato.

Comunque lo so che il prossimo amore

vorrà dire per noi vivere un nuovo regno

di cui tutti e due crederemo portare le catene

di cui crederemo che l’altro ha il velluto

lo so, lo so che la mia tenera debolezza

farà di noi due navi nemiche

ma il mio cuore conosce le navi nemiche

che partono insieme per pescare tenerezze.

Abbiamo un bel fare e un bel dire

che un uomo accorto ne vale due.

Abbiamo un bel fare e un bel dire

fa proprio bene essere innamorato.

Jacques Brel - Le prochain amour

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