(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time, considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e, per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra. bella o brutta che sia,mi soddisfa e tanto mi basta.
ALMAPLENA ____________ un modo per consolarmi percorrendo il viale del tramonto :) stasera c'era sto cielo che la foto non rende per com'era, ma vabbhè! 'notte :))
Cielo stupendo anche così, non c'è che dire, m'immagino dal vivo :)) Sto viale del tramonto, però.... A volte accadono cose belle anche su quel viale lì, assolutamente insapettate. Notte cara :D
PIEFFY io invece farò una ricerca specifica sull'animo maschile___ vorrei dare l'opportunità di una replica___ non so mi sembra che siano troppo nell'occhio del ciclone___ vediamo, ci penso____ buona giornata!
CARLOTTA si purtroppo ERNST JUNGER me lo sono perso (è morto nel 1998) altrimenti ci avrei anche fatto due chiacchiere a proposito di quanto dicevo a PIEFFY, Buon giorno!
RADIX beh, chissà che lo zen possa esserti di aiuto e contribuire alla ricerca di dialogo sulle qualità luminose del tuo gentil sesso :) ovviamente anche il dentista è ben accetto! Buona seduta:))
CAROLINA beh, l'impressione che tu sia intelligente già ce l'avevamo, ma se di notte riesci a leggere a letto senza bisogno di accendere l'abat-jour ___ c'è la certezza, sì! buon giorno!
BIMBOVERDE tu sei ancora più illuminato di una donna intelligente!!!! hai un sosia un po' più avanti con gli anni? ciao:))
ALMAPLEMA è una vita che aspetto di essere vecchia!!! è diventarlo che è sgradevole:)) buon giorno:))
CRI_CRI_CRI voglio assolutamente conoscere tuo marito!!! (in parte, ovviamente) insomma, sto pensando come fare per dare fiducia e stima al controsesso e tu mi smonti sul nascere? ______ :( vabbhè! buon giorno:)))
accidenti, mi ha sgamato subito!! visto che l'abat-jour la uso, mi sa che sono stupida. piuttosto, spiegami questo: perchè gli unici uomini che riescono ad avere una conversazione con me sono sempre quelli che non mi attirano fisicamente o che, per motivi vari, non sono disponibili? è sfiga? (ho scritto conversazione per dire uno scambio di idee tra persone che si considerano intellettualmente pari e che non si limitano a raccontarsi che cos'hanno mangiato a cena la sera prima)
CAROLINA IO? vorresti che te lo spiegassi io? come dire che sono una che sa tutto e ha tutte le certezze in tasca ? in realtà dico solo quello che mi viene quando leggo e le parole rotolano ordinandosi in improbabile e spropositata maniera tale per cui alla fine non serva il punto interrogativo. per tanto vanno prese per quello che sono, esercizi di parole in libertà che solo il Caso può a volte rendere utili o interessanti.
quindi la mia idea è poi la stessa della conclusione a cui sono arrivata io riguardo ai legami (cioè alla mia indisposizione ai legami, al mio vorrei ma non posso :) siamo nate o state (in)educate a una prossemica più sociale che intima. se cogliamo la tara (intesa sia come sovrappeso sia come difetto o mancanza) nell'altro ci concediamo. se viceversa veniamo accolte o ammaliate diventiamo diffidenti e incapaci di interagire con naturalezza. spesso creando imbarazzo nell'altro. se, invece, cogliamo l'impossibilità di uno scambio sul piano che ci vede più scoperte e indifese, ci rassicuriamo e procediamo dando il meglio del nostro carattere con simpatia e cordialità. credo che correggere questo atteggiamento sia impossibile a meno di ricorrere alla lobotomia che disperderebbe o nuocerebbe anche alle parti meno scontrose. se siamo così penso che accettarlo (non nel senso di prenderlo ad accettate) sia un buon punto di partenza per vivere con meno patemi. meglio se si hanno dei figli agire in modo da salvare loro da questa trasmissione di saperi e di tare ed essere contente se ci si riesce. ormai siamo perse (parlo per me soprattutto) irrecuperabili. anche tecniche quali il rebirthing e l'ipnosi mi sanno di palliativi e surrogati. e poi a me vanno bene sia i pochi pregi che i molti difetti che ho, tanto che nell'elencarli non discrimino, li indico e lascio agli altri la distribuzione e l'etichettatura :)
Caro signor ERNST JUNGER, io non sò con che donne intelligenti lei abbia avuto a che fare, se di quella luce attorno sublimasse ogni altro desiderio inappagato, se ciò bastasse loro a rimirarsi e riflettersi. Io non credo. La distanza che le separa è la stessa ed essendo cosi intelligenti si fanno scopare piu che di quel che si pensi. Caro signor Junger. Non credo che l'intelligenza si abbini alla frigidità. Anche per la donna intelligente (e bisognerebbe star qua a dir con questo cosa si intende)c'è quella parte disgiunta dalla ragione, che pulsa, s'ingombra e fa far confusione. E siccome l'intelligenza non risiede in quella parte a me cara, si entra dalla testa per scendere a quella. E, se la signora è intelligente come pare la sapra pur ben usare. O no? Che le intelligenti, signor Jungher che fanno? Mi creda, non la lasciano di certo andar a mele. Che lo sa anche lei che l'intelligenza non basta e che neanche serve tanto studiare. Beh, caro signor Jungher mi sa che era lei che con le donne intelligenti non ci sapeva fare? Non sto neanche qua a rileggere, quel che viene viene eh?
Nell'amplesso l'uomo tiene la donna come la tigre la pecora, e la donna l'uomo come il ragno la mosca. Ed Eros a sua volta tiene tutti e due nella sua rete. ERNST JUNGER
Nell'amplesso l'uomo tiene la donna come la tigre la pecora, e la donna l'uomo come il ragno la mosca. Ed Eros a sua volta tiene tutti e due nella sua rete. ERNST JUNGER
La donna dovrebbe pure assumerne la posizione però. Quella della pecora intendo. Se ciò non fosse salterebbe l'assunto della metafora.E se si mettesse alla missionaria o se quella luce di prima della donna intelligente fosse solo quella della posizione tipo candela? La tigre potrebbe sempre mangiarla la missionaria si ma cambierebbe posizione e la metafora sarebbe molto meno suggestiva e nella candela verrebbe ribaltata addirittura. Mi vien da ridere immaginarmi la tigre che si mangia la candela. Come pure accade che la pecora mangi la tigre, metaforicamente, nella fellatio o che la tigre lecchi amorevolmente la pecora.
Il ragno poi, non la ragna, tesse la tela prima dell'amplesso, quando la ragna fa ancora la parte della mosca. Poi, siccome non si capisce un tubo nei momenti dell'amplesso e uno non stò lò a stare attento, la mosca, subdola ne approfitta e diventa ragna per mangiarsi quel ragno che, dice Jungher, diventa mosca. Insomma un bel casino. Una volta diventata ragna poi utilizza la stessa tela che il ragno poi diventato mosca, aveva costruito per catturarla e lei per capitalizzare il prestito con diritto di riscatto della vagina, si fà da mosca a ragna e vuol imprigionare l'approfittatore per dir adesso sei mio e ti mangio. Ma mangi che? Mangia qua gli direbbe il ragno diventato mosca. Insomma è sempre un gran casino e le implicazioni innumerevoli. Non può essere che il ragno-mosca se ne voli via dopo aver restituito il prestito? Non so se si capisce ma, ogni assunto può essere ribaltato e la metafora funzionare solo per chi si fa incantare. Ciò non toglie che sia pure molto bella. Vado a mettermi su una moka che quà son solo le sette e a far sti discorsi mi vien voglia di far la mosca. Ciao :-)
Allora, caro signor Jungher, che è stato pure un gran bel personaggio e che ne ha fatte di cotte e di crude e mi stà pure simpatico, volevo dirle che a spiegar l'amor non basta una metafora, sia pur azzeccata. Che qua son duemila anni che si discorre e mi par che una legge delle dinamiche sull'amore non sia se non una moltitudine di verità. Poi ognuno sceglie la sua, quella che gli fa comodo e conferma la sua teoria preventiva. Eros si tiene tutti e due nella rete ma, spesso, con finalità del tutto diverse. Uno si puo trasformare da ragno a mosca e viceversa e, l'amplesso nelle vesti di eros non imprigiona una mazza. Vale sempre la legge che non c'è boia senza il condannato, ne rapitore senza rapito. Dai che son qua da un'ora a far ragionamenti che sull'eros poi mica si sta tanto la a ragionarci su.
SIMURGH - by Ernst Jünger per concessione straordinaria, mi hanno permesso di tornare nel mondo degli umani per risponderle. Teti dorme ancora quindi approfitto per occupare il suo spazio, certo che non se la prenderà a male anche perchè se la conosco, sfodererebbe spade e katane per un duello all'ultimo sangue. invece, parlando da uomini tra uomini, le rispondo intanto che una metafora è una metafora quindi semmai ne scrive una lei come le piace, perchè io grazie a entrambe le citazioni ho cuccato e fatto colpo su un bel po' di pulzelle anche se le biografie non sono focalizzate sul gossip delle mie scelte sentimentali.
lei è il re degli uccelli e io ho fondato un'associazione giovanile dal nome l'uccello migratore, ne ho viste tante, spesso non mi hanno capito, mi son preso del nazista e vari epitteti, ma anche premi e posso vantare più di un amico tra gli intellettuali del suo paese. se non lo ha già fatto dia uno sguardo qui QUI perchè Teti se dice sa quel che dice e anche se so che preferisce quelli che la raccontano più come lei che come me, credo abbia voluto dirle qualcosa. e suppongo non sia finita qui, quindi se mi legge prima che morfeo la liberi dal suo abbraccio, se posso darle un consiglio, veda di tagliare la corda. l'aspetto (il più tardi possibile) felice di poterla un giorno incontrare e conoscere. intanto le auguro buona fortuna! (credo ne avrà molto bisogno:) Ernst Jünger
Caro signor Emst, io a questo punto sà, sarei per tagliar la corda. Che mica vuol dir sparire, no. E' uno scantonare per poter poi tornare. Visto che la teti dorme, le dico che ho chiamato in causa lei, attraverso una lettera immaginaria ma per dir altro e usar il suo blasone. Deve perdonarmi signor Emst, posso chiamarla signor Emst? Si? Beh, sà io qualche affinità con lei non la nego, anzi ma sà, si fa un pò i galletti davanti alla platea, anche se ormai qua non vien piu nessuno e pare abbian tutti fretta per andar all'ultimo spettacolo della madame, ed io prediligo il defilato, la penombra, il teatrino off perchè sa è la che passano poi quelli giusti, pochi posti, la tessera del circolo, insomma la congrega, la gang. Piu che per gli aforismi sarei per il contradditorio. Insomma signor Emst, io con le metafore e gli aforismi non son forte sà, è che mi perdo, ho bisogno di un sacco di parole per perdermi lo stesso. Io le apprezzo molto le sue metafore ma non ho mai usato questa strategia per abbindonare una femmina, anche perchè sennò dovrei andar in giro con il libretto degli appunti e io le cose non me le ricordo. Sicchè improvviso, in genere e depisto, conduco fuori strada che, a me, a finir in un campo fuori mano mi aggrada. Allora signor Emst, poi andrò anche a dar uno sguardo a quello che mi segnala, ma intanto le dico che non sò cosa volesse dirmi teti, che non stò mica li tanto a rimuginare sui geroglifici sa. Insomma, prima che scantoni da qua, volevo dirle, signor Emst che piacerebbe anche a me incontrarla, che ne avrà di storie ed aneddoti da raccontare, cosa che preferisco agli aforismi che, vede? mi incasinano sempre un pò, per via che ne traggo sempre molteplici significati e quel dubbio che poi mi inquieta lo ammortizzo partendo in una sorta di sermone, un predicozzo da un pulpito pericolante, lo sò però metto in moto cose che mi piace star la a vedere. Insomma non sono un accondiscendente e cerco di infiammare perchè è da la che vengono le passioni. Signor Emst mi scusi sà di questa confusione che ho tirato su ma, mi creda, ha tutta la mia stima. Arrivederla.
SIMURGH - by Ernst Jünger ma anche ernesto va bene (purchè non lo abbini a qualche vostro detto volgare e irridente) e direi di passare al tu se lo preferisce, intanto ho anche fatto domanda di avere un recapito mail per alimentare il dialogo con lei. e nel frattempo usiamo pure questo spazio dimenticato nel breve arco di uno o due giorni che forse nel caso qualcuno volesse o piacesse tornare troverebbe questi dialoghi deliranti di due balenghi di cui uno defunto e l'altro a confronto ancor giovane e aitante! come sa lo stato allucinatorio è stato il mio pane e ha aperto porte e portoni che difettano di efficienza in quanto a restar serrati a difesa di stanze inabitate e polverose che attendono solo che uno sguardo vi si posi per crollare in cenere decadendo in uno spazio semplice e oscuro. quattro muri su cui allineare in disordine qualche vuota cornice, un po' di legna per scaldare e girare un mestolo in un paiolo in cui mescolare i fumi di qualche cicca e del bicchiere di troppo di vino. poi che altro? un giaciglio per leggere e scrivere e una finestra da cui spiare l'arrivo improbabile di un alieno o una aliena (specifico, ma se potessi esprimermi in un altro idioma sarebbe superfluo, purtroppo nell'italiano bisogna essere precisi a costo di risultare pedanti). candele anche no, come alle scomodità che tanto presto dovrete abbandonare a meno di costruire mulini a vento e soffiare finchè avrete fiato in modo da alimentare la speranza che via radio qualcuno che possa trovarsi in migliori condizioni di voi venga e vi riporti da dove avete solo voluto scappare inciampando di continuo senza riuscirvi mai. è così, vede, c'è qui vicino anche cioran che annuisce e sogghigna, ormai ci siamo contaminati e mi creda anche noi siam ben poco lucidi per darle aiuto e sostegno. ma forse a questo punto lei è già altrove, in salvo, al sicuro, lo spero. glielo auguro. cordialmente ernst
ESPE __ SCUSA l'attesa per il contro commento è stata lunga, ma dovevo smettere di rotolarmi dal ridere!!! buona domenica! e mi raccomando, arancione che si veda bene ^__^
Non posso che condividere.
RispondiEliminaHo sempre pensato una cosa del genere...ma Junger l'ha espressa benissimo :))
ALMAPLENA
RispondiElimina____________ un modo per consolarmi percorrendo il viale del tramonto :)
stasera c'era sto cielo che la foto non rende per com'era, ma vabbhè!
'notte :))
Cielo stupendo anche così, non c'è che dire, m'immagino dal vivo :))
RispondiEliminaSto viale del tramonto, però....
A volte accadono cose belle anche su quel viale lì, assolutamente insapettate.
Notte cara :D
ah sì? quindi il fatto che non mi si sia mai filato nessuno dipende dal fatto che sono intelligente? grande!
RispondiEliminaNo,stamattina non ce la faccio...poi tra un'ora ho il dentista!
RispondiEliminaOh, ci voleva proprio!!!!
RispondiEliminaA volte penso che sia la leggerezza degli uomini a rendergli inavvicinabile una donna intelligente...giorno Teti..
RispondiEliminaPIEFFY
RispondiEliminaio invece farò una ricerca specifica sull'animo maschile___ vorrei dare l'opportunità di una replica___ non so mi sembra che siano troppo nell'occhio del ciclone___ vediamo, ci penso____ buona giornata!
CARLOTTA
si purtroppo ERNST JUNGER me lo sono perso (è morto nel 1998) altrimenti ci avrei anche fatto due chiacchiere a proposito di quanto dicevo a PIEFFY, Buon giorno!
RADIX
beh, chissà che lo zen possa esserti di aiuto e contribuire alla ricerca di dialogo sulle qualità luminose del tuo gentil sesso :)
ovviamente anche il dentista è ben accetto! Buona seduta:))
CAROLINA
beh, l'impressione che tu sia intelligente già ce l'avevamo, ma se di notte riesci a leggere a letto senza bisogno di accendere l'abat-jour ___ c'è la certezza, sì!
buon giorno!
BIMBOVERDE
tu sei ancora più illuminato di una donna intelligente!!!!
hai un sosia un po' più avanti con gli anni?
ciao:))
ALMAPLEMA
è una vita che aspetto di essere vecchia!!!
è diventarlo che è sgradevole:))
buon giorno:))
Buongiorno teti, la teoria di Junger però potrebbe essere anche un bell'alibi non credi?:-))*
RispondiEliminaCRI_CRI_CRI
RispondiEliminavoglio assolutamente conoscere tuo marito!!!
(in parte, ovviamente)
insomma, sto pensando come fare per dare fiducia e stima al controsesso
e tu mi smonti sul nascere?
______ :( vabbhè! buon giorno:)))
accidenti, mi ha sgamato subito!! visto che l'abat-jour la uso, mi sa che sono stupida. piuttosto, spiegami questo: perchè gli unici uomini che riescono ad avere una conversazione con me sono sempre quelli che non mi attirano fisicamente o che, per motivi vari, non sono disponibili? è sfiga? (ho scritto conversazione per dire uno scambio di idee tra persone che si considerano intellettualmente pari e che non si limitano a raccontarsi che cos'hanno mangiato a cena la sera prima)
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminaIO? vorresti che te lo spiegassi io?
come dire che sono una che sa tutto e ha tutte le certezze in tasca ?
in realtà dico solo quello che mi viene quando leggo e le parole rotolano ordinandosi in improbabile e spropositata maniera tale per cui alla fine non serva il punto interrogativo.
per tanto vanno prese per quello che sono, esercizi di parole in libertà che solo il Caso può a volte rendere utili o interessanti.
quindi la mia idea è poi la stessa della conclusione a cui sono arrivata io riguardo ai legami (cioè alla mia indisposizione ai legami, al mio vorrei ma non posso :)
siamo nate o state (in)educate a una prossemica più sociale che intima.
se cogliamo la tara (intesa sia come sovrappeso sia come difetto o mancanza) nell'altro ci concediamo.
se viceversa veniamo accolte o ammaliate diventiamo diffidenti e incapaci di interagire con naturalezza. spesso creando imbarazzo nell'altro.
se, invece, cogliamo l'impossibilità di uno scambio sul piano che ci vede più scoperte e indifese, ci rassicuriamo e procediamo dando il meglio del nostro carattere con simpatia e cordialità.
credo che correggere questo atteggiamento sia impossibile a meno di ricorrere alla lobotomia che disperderebbe o nuocerebbe anche alle parti meno scontrose.
se siamo così penso che accettarlo (non nel senso di prenderlo ad accettate) sia un buon punto di partenza per vivere con meno patemi.
meglio se si hanno dei figli agire in modo da salvare loro da questa trasmissione di saperi e di tare ed essere contente se ci si riesce. ormai siamo perse (parlo per me soprattutto) irrecuperabili.
anche tecniche quali il rebirthing e l'ipnosi mi sanno di palliativi e surrogati.
e poi a me vanno bene sia i pochi pregi che i molti difetti che ho, tanto che nell'elencarli non discrimino, li indico e lascio agli altri la distribuzione e l'etichettatura :)
Caro signor ERNST JUNGER,
RispondiEliminaio non sò con che donne intelligenti lei abbia avuto a che fare, se di quella luce attorno sublimasse ogni altro desiderio inappagato, se ciò bastasse loro a rimirarsi e riflettersi. Io non credo. La distanza che le separa è la stessa ed essendo cosi intelligenti si fanno scopare piu che di quel che si pensi. Caro signor Junger. Non credo che l'intelligenza si abbini alla frigidità. Anche per la donna intelligente (e bisognerebbe star qua a dir con questo cosa si intende)c'è quella parte disgiunta dalla ragione, che pulsa, s'ingombra e fa far confusione. E siccome l'intelligenza non risiede in quella parte a me cara, si entra dalla testa per scendere a quella. E, se la signora è intelligente come pare la sapra pur ben usare. O no? Che le intelligenti, signor Jungher che fanno? Mi creda, non la lasciano di certo andar a mele. Che lo sa anche lei che l'intelligenza non basta e che neanche serve tanto studiare. Beh, caro signor Jungher mi sa che era lei che con le donne intelligenti non ci sapeva fare? Non sto neanche qua a rileggere, quel che viene viene eh?
SIMURGH caro, veda se questa la preferisce:
RispondiEliminaNell'amplesso l'uomo tiene la donna come la tigre la pecora, e la donna l'uomo come il ragno la mosca. Ed Eros a sua volta tiene tutti e due nella sua rete. ERNST JUNGER
Sai che mi piace? Ma tanto...
RispondiEliminaAnche l'immagine di luce che la correda. Nu
NU
RispondiEliminae anche l'altra metafora degli animali non è male:))
(quella scritta appena sopra)
buona serataaaaa e buon week end !!!!
teti
RispondiEliminaSIMURGH caro, veda se questa la preferisce:
Nell'amplesso l'uomo tiene la donna come la tigre la pecora, e la donna l'uomo come il ragno la mosca. Ed Eros a sua volta tiene tutti e due nella sua rete. ERNST JUNGER
La donna dovrebbe pure assumerne la posizione però. Quella della pecora intendo. Se ciò non fosse salterebbe l'assunto della metafora.E se si mettesse alla missionaria o se quella luce di prima della donna intelligente fosse solo quella della posizione tipo candela? La tigre potrebbe sempre mangiarla la missionaria si ma cambierebbe posizione e la metafora sarebbe molto meno suggestiva e nella candela verrebbe ribaltata addirittura. Mi vien da ridere immaginarmi la tigre che si mangia la candela. Come pure accade che la pecora mangi la tigre, metaforicamente, nella fellatio o che la tigre lecchi amorevolmente la pecora.
Il ragno poi, non la ragna, tesse la tela prima dell'amplesso, quando la ragna fa ancora la parte della mosca. Poi, siccome non si capisce un tubo nei momenti dell'amplesso e uno non stò lò a stare attento, la mosca, subdola ne approfitta e diventa ragna per mangiarsi quel ragno che, dice Jungher, diventa mosca. Insomma un bel casino. Una volta diventata ragna poi utilizza la stessa tela che il ragno poi diventato mosca, aveva costruito per catturarla e lei per capitalizzare il prestito con diritto di riscatto della vagina, si fà da mosca a ragna e vuol imprigionare l'approfittatore per dir adesso sei mio e ti mangio. Ma mangi che? Mangia qua gli direbbe il ragno diventato mosca. Insomma è sempre un gran casino e le implicazioni innumerevoli. Non può essere che il ragno-mosca se ne voli via dopo aver restituito il prestito? Non so se si capisce ma, ogni assunto può essere ribaltato e la metafora funzionare solo per chi si fa incantare. Ciò non toglie che sia pure molto bella. Vado a mettermi su una moka che quà son solo le sette e a far sti discorsi mi vien voglia di far la mosca. Ciao :-)
Allora, caro signor Jungher, che è stato pure un gran bel personaggio e che ne ha fatte di cotte e di crude e mi stà pure simpatico, volevo dirle che a spiegar l'amor non basta una metafora, sia pur azzeccata. Che qua son duemila anni che si discorre e mi par che una legge delle dinamiche sull'amore non sia se non una moltitudine di verità. Poi ognuno sceglie la sua, quella che gli fa comodo e conferma la sua teoria preventiva. Eros si tiene tutti e due nella rete ma, spesso, con finalità del tutto diverse. Uno si puo trasformare da ragno a mosca e viceversa e, l'amplesso nelle vesti di eros non imprigiona una mazza. Vale sempre la legge che non c'è boia senza il condannato, ne rapitore senza rapito.
RispondiEliminaDai che son qua da un'ora a far ragionamenti che sull'eros poi mica si sta tanto la a ragionarci su.
SIMURGH - by Ernst Jünger
RispondiEliminaper concessione straordinaria, mi hanno permesso di tornare nel mondo degli umani per risponderle. Teti dorme ancora quindi approfitto per occupare il suo spazio, certo che non se la prenderà a male anche perchè se la conosco, sfodererebbe spade e katane per un duello all'ultimo sangue.
invece, parlando da uomini tra uomini, le rispondo intanto che una metafora è una metafora quindi semmai ne scrive una lei come le piace, perchè io grazie a entrambe le citazioni ho cuccato e fatto colpo su un bel po' di pulzelle anche se le biografie non sono focalizzate sul gossip delle mie scelte sentimentali.
lei è il re degli uccelli e io ho fondato un'associazione giovanile dal nome l'uccello migratore, ne ho viste tante, spesso non mi hanno capito, mi son preso del nazista e vari epitteti, ma anche premi e posso vantare più di un amico tra gli intellettuali del suo paese.
se non lo ha già fatto dia uno sguardo qui QUI
perchè Teti se dice sa quel che dice e anche se so che preferisce quelli che la raccontano più come lei che come me, credo abbia voluto dirle qualcosa.
e suppongo non sia finita qui, quindi se mi legge prima che morfeo la liberi dal suo abbraccio, se posso darle un consiglio, veda di tagliare la corda. l'aspetto (il più tardi possibile) felice di poterla un giorno incontrare e conoscere. intanto le auguro buona fortuna! (credo ne avrà molto bisogno:)
Ernst Jünger
Caro signor Emst,
RispondiEliminaio a questo punto sà, sarei per tagliar la corda. Che mica vuol dir sparire, no. E' uno scantonare per poter poi tornare. Visto che la teti dorme, le dico che ho chiamato in causa lei, attraverso una lettera immaginaria ma per dir altro e usar il suo blasone. Deve perdonarmi signor Emst, posso chiamarla signor Emst? Si? Beh, sà io qualche affinità con lei non la nego, anzi ma sà, si fa un pò i galletti davanti alla platea, anche se ormai qua non vien piu nessuno e pare abbian tutti fretta per andar all'ultimo spettacolo della madame, ed io prediligo il defilato, la penombra, il teatrino off perchè sa è la che passano poi quelli giusti, pochi posti, la tessera del circolo, insomma la congrega, la gang. Piu che per gli aforismi sarei per il contradditorio. Insomma signor Emst, io con le metafore e gli aforismi non son forte sà, è che mi perdo, ho bisogno di un sacco di parole per perdermi lo stesso. Io le apprezzo molto le sue metafore ma non ho mai usato questa strategia per abbindonare una femmina, anche perchè sennò dovrei andar in giro con il libretto degli appunti e io le cose non me le ricordo. Sicchè improvviso, in genere e depisto, conduco fuori strada che, a me, a finir in un campo fuori mano mi aggrada. Allora signor Emst, poi andrò anche a dar uno sguardo a quello che mi segnala, ma intanto le dico che non sò cosa volesse dirmi teti, che non stò mica li tanto a rimuginare sui geroglifici sa. Insomma, prima che scantoni da qua, volevo dirle, signor Emst che piacerebbe anche a me incontrarla, che ne avrà di storie ed aneddoti da raccontare, cosa che preferisco agli aforismi che, vede? mi incasinano sempre un pò, per via che ne traggo sempre molteplici significati e quel dubbio che poi mi inquieta lo ammortizzo partendo in una sorta di sermone, un predicozzo da un pulpito pericolante, lo sò però metto in moto cose che mi piace star la a vedere. Insomma non sono un accondiscendente e cerco di infiammare perchè è da la che vengono le passioni. Signor Emst mi scusi sà di questa confusione che ho tirato su ma, mi creda, ha tutta la mia stima. Arrivederla.
SIMURGH - by Ernst Jünger
RispondiEliminama anche ernesto va bene (purchè non lo abbini a qualche vostro detto volgare e irridente) e direi di passare al tu se lo preferisce, intanto ho anche fatto domanda di avere un recapito mail per alimentare il dialogo con lei.
e nel frattempo usiamo pure questo spazio dimenticato nel breve arco di uno o due giorni che forse nel caso qualcuno volesse o piacesse tornare troverebbe questi dialoghi deliranti di due balenghi di cui uno defunto e l'altro a confronto ancor giovane e aitante!
come sa lo stato allucinatorio è stato il mio pane e ha aperto porte e portoni che difettano di efficienza in quanto a restar serrati a difesa di stanze inabitate e polverose che attendono solo che uno sguardo vi si posi per crollare in cenere decadendo in uno spazio semplice e oscuro. quattro muri su cui allineare in disordine qualche vuota cornice, un po' di legna per scaldare e girare un mestolo in un paiolo in cui mescolare i fumi di qualche cicca e del bicchiere di troppo di vino. poi che altro? un giaciglio per leggere e scrivere e una finestra da cui spiare l'arrivo improbabile di un alieno o una aliena (specifico, ma se potessi esprimermi in un altro idioma sarebbe superfluo, purtroppo nell'italiano bisogna essere precisi a costo di risultare pedanti).
candele anche no, come alle scomodità che tanto presto dovrete abbandonare a meno di costruire mulini a vento e soffiare finchè avrete fiato in modo da alimentare la speranza che via radio qualcuno che possa trovarsi in migliori condizioni di voi venga e vi riporti da dove avete solo voluto scappare inciampando di continuo senza riuscirvi mai.
è così, vede, c'è qui vicino anche cioran che annuisce e sogghigna, ormai ci siamo contaminati e mi creda anche noi siam ben poco lucidi per darle aiuto e sostegno. ma forse a questo punto lei è già altrove, in salvo, al sicuro, lo spero. glielo auguro.
cordialmente ernst
Ora vendo la cintura e mi compro un salvagente!
RispondiEliminaESPE
RispondiElimina__ SCUSA l'attesa per il contro commento è stata lunga, ma dovevo smettere di rotolarmi dal ridere!!!
buona domenica!
e mi raccomando, arancione che si veda bene ^__^