momentaneamente: rosă_ rosae

giovedì 17 febbraio 2011

rosă_ rosae_ rosăm

E chi lo sapeva che la foto fatta nel pomeriggio avesse un significato?

pensavo a un errore o a un sabotaggio o a chissà che e invece_____

Giovedì 17 febbraio 2011 (oggi) l'acqua della fontana di piazza De Ferrari si colora di rosa per ricordare e offrire solidarietà a Maristela Ortiz Rivera, presidente dell'associazione Nuestras Hijas de Regreso a Casa di Ciudad Juàrez, e a tutte le donne messicane che vogliono dire basta al femminicidio che colpisce ragazze e bambine in Messico.

Genova e Torino sono unite in questo tentativo di sensibilizzazione. I sindaci Sergio Chiamparino e Marta Vincenzi hanno firmato una lettera con la quale chiedono al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire nei confronti del presidente della repubblica messicana.

9 commenti:

teti90017 febbraio 2011 alle ore 20:50
BIMBOVERDE
non c'è che dire, il rosa imperversa!!
RispondiElimina
Risposte
carolina17 febbraio 2011 alle ore 20:54
davvero una bella iniziativa!
RispondiElimina
Risposte
Mia Euridice17 febbraio 2011 alle ore 20:55
E io che pensavo ad un altro futurista...
RispondiElimina
Risposte
teti90017 febbraio 2011 alle ore 21:00
EURIDICE
quello che mi son detta anche io infatti ho scattato la foto sullo sfondo del palazzo più rosa della piazza, dato che mi stonava un po' quella scelta cromatica intesa nel senso che hai inteso anche tu:))
poi tornata a casa ho indagato e scoperto cosa c'era dietro:)
RispondiElimina
Risposte
teti90017 febbraio 2011 alle ore 21:02
CAROLINA
beh, io non ho la tv e non leggo i giornali, quindi non posso dire niente, ma__ gente che fotografava più o meno con la mia espressione __ come a dire, bah!?
facciamo una foto non si sa mai__ ce n'era poca:)
magari un cartello da qualche parte___ forse potevano metterlo___ invece nietne nè fuori nè dentro a palazzo ducale
RispondiElimina
Risposte
Pier17 febbraio 2011 alle ore 22:28
qui sono stati avvistati elefanti rosa ... ma la fontana rosa real mi manca, che sia colpa della muccarossa che stinge??!!
RispondiElimina
Risposte
teti90017 febbraio 2011 alle ore 23:26
PIER
___ ti dirò___ sono entrata a vederla___ è sempre rosso smagliante:))
tranquillo:))
elefanti non ne ho visti, ma se lo dici tu ci credo!
sogni dorati:)
RispondiElimina
Risposte
Ariapura17 febbraio 2011 alle ore 23:31
Bella quella foto!
Mica ci avevo fatto caso che l'acqua è rosa!
sembrava un effetto "cercato" con un filtro messo ad hoc...
Iniziativa encomiabile!
Speriamo che Napolitano intervenga, a nome di tutti noi italiani :)
RispondiElimina
Risposte
teti90017 febbraio 2011 alle ore 23:38
ARIAPURA
e ne ha di cose su cui intervenire:))
ho sentito benigni al festival, poco fa___ spettacolo!!!
RispondiElimina
Risposte

Aggiungi commento

silenziosamente

La società contemporanea teme il silenzio, sente la necessità di coprirlo, annullarlo, negarlo creando città rumorose, luoghi di ritrovo frastornanti, momenti di solitudine anch’essi fitti di suoni (il cellulare che squilla, la musica dell’iPod nelle orecchie...).

Forse perché spesso silenzio diventa sinonimo di solitudine, isolamento, vertigine di vuoto. Eppure una lunga tradizione, che affonda le sue radici in un tempo lontano, dice che è ricchezza e non mancanza, pienezza anziché vuoto, gioia piuttosto che tristezza, nascita invece di morte.

Oppure accidia (ovvero: indolenza, inerzia, negligenza, tedio, ansietà del cuore) una forma di torpore o, secondo la traduzione della parola greca da cui origina, uno stato di noncuranza (a=non e kedos=cura), una mancanza di affezione, un senso opprimente di vacuità accompagnato da una strana noia irrequieta e insoddisfatta che prende di mira in particolar modo le persone solitarie e le assale specialmente nelle ore del mezzogiorno… continua a leggere

Henry Miller su Anais Nin

Sei così pronta, così intelligente.
Ma non mi fido della tua intelligenza.
Tu crei uno schema meraviglioso, tutto è al suo posto, e sembra chiaro in un modo assolutamente convincente, troppo chiaro.
E intanto, dove sei tu?
Non sulla chiara superficie delle tue idee, no, tu ti sei già tuffata più a fondo, in regioni più oscure, così uno pensa che tu gli abbia dato tutti i tuoi pensieri, ma lo immagina soltanto che tu ti sia svuotata in quella chiarezza.
Invece ci sono strati e strati - sei senza fondo, insondabile.
La tua chiarezza è ingannevole.
Sei la pensatrice che suscita in me più dubbi, più confusione, più turbamento.

epicuro

La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch'esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch'è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell'eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l'esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima.