Quando ti trovi in una situazione difficile tutto ti si volge contro, finché sembra che tu non possa resistere un minuto di più; allora non mollare, perché e' proprio la situazione e il momento in cui cambierà la marea."
(Harriet Beecher Stowe 1811_1896)
per intenderci l'autrice del romanzo La capanna dello zio Tom
"Certo che fa male, quando i boccioli si rompono.
Perché dovrebbe altrimenti esitare la primavera?
Perché tutta la nostra bruciante nostalgia
dovrebbe rimanere avvinta nel pallore gelato e amaro?
L’involucro fu il bocciolo, tutto l’inverno.
Cosa c’è di nuovo che consuma e dirompe?
Certo che fa male, quando i boccioli si rompono, male a ciò che cresce e a ciò che racchiude."
Karin Boye* (1900_1941)
(2011, me medesima) Ogni cosa diventa tragedia. L’unica cosa che si distingue è che una orchidea ha fiorito in anticipo di due mesi nonostante il freddo e adesso ha sti fiori sparuti e sbigottiti che anche loro sembrano chiedere che cazzo succede? Che ci facciamo qui?
(Karin Boye*) Incline alla psicologìa, all’etica e alla religione, nello specifico al Buddismo, svedese, poetessa e scrittrice di romanzi, muore suicida all'indomani dell'invasione nazista della Grecia… (…) in lei si trova il concetto di distopìa ovvero dell’’Utopìa negativa’ e la ‘libertà’ che significa agire in modo conforme alla propria natura: pertanto (anche se ciò può sembrare una contraddizione in termini!) l’unica via da seguire è quella della necessità, dell’ Anankhe (Parola greca, che significa 'costrizione', 'necessità'), che condurrà anche lei a quel ‘Sacrificio Volontario’, che caratterizza i protagonisti del romanzo che la rese più nota (Kallocaina), i quali in verità - più che rappresentare dei veri e propri personaggi, assurgono a ‘portatori’ di ideologìe e di valori. CONTINUA A LEGGERE CLICK
Un tempo mi fu regalata un'orchidea, dopo amorevoli cure produsse un rametto con 5 boccioli bianchi, e quando il primo diede segno di sbocciare arrivò la gatta e masticò tutto
RispondiElimina-.-
per il resto condivido il pensiero di Harriet, conosciuta al tempo della nostra permanenza in campeggio, quando le venne l'idea del libro.
Distopia... termine quasi uguale alla parola "realtà"! buona domenica!
RispondiEliminaPIER
RispondiEliminacapisco___ gatta buongustaia___ forse la tieni troppo a stecchetto?
sentito stanotte che temporale?
visto adesso pallido sole?
Harriet? non ti cita però___ ingrata!
JIVRI'L
RispondiEliminanel mio caso in effetti parrebbe di sì:(
ma confido nel 2012!!
Karin Boye mi mancava! quanto a zia Harriet, pare che i fatti le diano ragione, ma quando ci sei nel mezzo della difficile situazione non ci credi.
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminaè stata una apparizione fugace quella di Boye, ma le sono affezionata, uso spesso le sue poesie per dialogare con l'altro sesso, infatti come sai non ho molto seguito:(
(...)
Voglio gettar la armi,
spada e scudo.
Quella dura ostilità
Era il mio gelo.
(...)
La primavera albeggia nelle regioni invernali,
dove gelavo.
Voglio accogliere le forze della vita
disarmata.
BIMBOVERDE
RispondiEliminaGrazie, anche a teeeeee!!!!
Questo grigio mi opprime, sembra novembre, altro che primavera...ciao teti..:*
RispondiEliminaCRI_CRI
RispondiEliminaPensavo aveste sole anche al centro___ qui giornata semi estiva:)
per il resto invece___ grigissimo:(
Interessantissimo. Confermo, Iperborea è una riserva ben fornita di rarità e di autori poco noti. La vicenda della Boye mi ricorda molto quella della nostra Antonia Pozzi alla quale sono molto legata per indole, gusto, passioni... vite non finite, ma continue nelle nostre esperienze. Chi le comprende, chi le condivide sa perpetrarle: distopia che non 'fa male'! ;) un saluto
RispondiEliminaPETROLIO
RispondiEliminanon proprio un'allegra brigata, ma al becero ottimismo preferisco la distopia___ :)
torno a letto che domani ho una levataccia__ anzi dovrei dormire già da più di un'ora, ma mi è venuto un dubbio e così ti ho "beccata":))
ps.se ripassi clicca sul parliamone che trovi sotto alla testata del blog;)
Il cambiamento non regolare, ovvero non frutto della naturalità degli eventi e dell'evoluzione degli stessi, ti ha regalato delle orchidee smarrite, l'essere umano è smarrito e nella maggioranza dei casi nemmeno se ne rende conto, le orchidee si probabilmente se ne rendono conto.
RispondiEliminaChi è più evolut+?
Ciao teti, stasera sono più amara del solito.
mi piace pensare all'idea di non mollare quando la situazione sembra in un vicolo cieco...diciamo che è proprio il momento in cui io mollo :D
RispondiEliminaECATECASSANDRA
RispondiEliminaMah! anche a natale è fiorita quella bianca__ ancora più fuori stagione!
si vede che le ho influenzate__ anche loro contro corrente come la "padrona"?
AMOON
RispondiEliminabeh, ma è differente il vicolo cieco dall'esasperazione___ nel primo caso in effetti è inutile insistere o resistere ma bisognerebbe chiedere ad Harriet:))