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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 19 maggio 2011

L'albero di Teti_IV



A parte le due vocazioni religiose, di Luigi e di suor Adele, le professioni famigliari derivano da due ceppi, uno commerciale nel settore della ristorazione per parte paterna e l'altro da quello agricolo per parte materna che negli anni '50 si scambiano i ruoli.
Infatti gli agricoltori evolvono nel campo dell'industria alimentare e in quello dell'edilizia e i ristoratori nel mondo dell'allevamento e dell'agricoltura intensiva.
Questo a grandi linee perché ovviamente le professioni sono tante com'è normale che sia dato che si sta parlando più o meno di una cinquantina di famiglie di cui ho raccolto tracce da fine '800 ad oggi.



L'emigrazione è presente soprattutto da parte materna (quella a tradizione agricola).
La zia di mio nonno materno, Maria, parte per prima insieme a Nicola, seguiti poi da Batista (entrambi fratelli di mia nonna materna).
Andrea, fratello di mio nonno materno, sposa Lucia (sorella di Maria) con cui parte per l'Argentina per sottrarsi al cattivo rapporto con il padre dovuto anche al sospetto di non essere suo figlio e torna in patria solo dopo la morte del padre.
Maria e Nicola non torneranno più in Italia, Batista morirà giovanissimo di spagnola (in Argentina) mentre il padre di mio nonno (Stefano Domenico) chiuderà in fretta l'esperienza americana tornando in Italia dove avvierà un impresa edile che mio nonno svilupperà nel dopoguerra.


Nessun gerarca fascista sporca l'albero di Teti, anzi entrambi i ceppi sono zeppi di filo comunisti o comunque intrisi di ideologia sinistrorsa, solo un colonnello degli alpini che so più affaccendato a rincorrere le belle donne dei muli e una bisnonna (materna) che pare fosse in amicizia con Badoglio, ma più che altro per ragioni di terme e divertimento legate agli anni della sua gioventù.
L'aspetto libertino è però più dalla parte paterna, benché Suor Adele (zia del nonno materno) abbia fondato la sua vocazione sugli agi più che sul sacrificio.
Salottiera e amante dei piaceri della tavola e della vita comoda, sceglie il convento dove passa dalla cura dei bambini dell'asilo (per lei troppo faticosa) a suonatrice di piano.

Dai racconti della zia, emergono poco i pettegolezzi piccanti e sembra che vi sia una sorta di forza di carattere e decisione per parte femminile tale da rendere l'idea di famiglie solide e laboriose, almeno fino agli anni '50.

Poi forse a causa del fatto che molti episodi sono di vita vissuta, le cose sembrano cambiare anche nella tranquilla campagna alessandrina e sia i racconti e sia le storie si fanno comuni, come quelle che io stessa ho vissuto e conosco.



19 commenti:

  1. interessante lo stile di vita della zia suora.

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  2. GUCHI
    vero, e c'è un sacco di non detto, lo capisco dalle facce che fanno i parenti più anziani quando la si nomina:)

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  3. BIMBOVERDE
    ecco quelle purtroppo mi mancano! non so in quale cassetto le ritroverò perchè so per certo che la zia le ha conservate ma così gelosamente che stanno scolorendosi senza che nessuno possa nè vederle, nè tanto meno scannerizzarle:(

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  4. sai che sono consultabili on line i registri degli emigrati arrivati a ellis island?

    http://www.ellisisland.org/

    ;)

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  5. PIER
    non lo sapevo___ dici che sarebbe utile corredare l'albero di Teti anche con i dettagli cronologici?

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  6. potrebbe ... quei registri portano indicazioni deliziose e non riesco mai a non immaginare quel periodo... una volta lessi dal diario di un emigrante: arrivammo in America, dove ci avevano promesso strade lastricate d'oro, e scoprimmo che le strade non solo non erano lastricate, ma dovevamo lastricarle noi.

    Sarà un pò come per chi arriva oggi a Lampedusa Island? c'è sempre un'isola nei sogni di chi sogna.

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  7. PIER
    beh i miei avi credo siano andati a nuoto:(
    non ne ho trovato uno:(
    comunque anche io emigro:)
    domani.
    ok, piccola trasferta, ma pur sempre un viaggio verso l'ignoto dato che ci sono scioperi sia dei bus e sia dei treni:(
    tornerò? mah!

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  8. WALKINBLUE
    ah, grazie, sono passata anche io e come capita spesso ho l'impressione di averti già incrociata, quindi ti ho messa "sotto osservazione" per capire dove e come e chi:)

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  9. ...non credo di averti incrociata mai.
    Sono nuova nel fluire di blogspot
    ma poi chissà...
    :)

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  10. WALKINBLUE
    non dico qui, ma su libero da cui provengo:)
    stanno migrando in tanti/e
    comunque benvenuta!

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  11. che bello che conosci così bene la storia della tua famiglia

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  12. OCCHIO.CAVO
    beh, dovevo o volevo farmi una ragione della mia pazzia:)

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  13. ehm... dovessi fare un'associazione assomiglia più ad un pino, ad una quercia, a...?
    cip

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  14. ANONIMA CIP
    a un tronco fulminato di un noce, forse___ ce n'era uno che hanno tagliato quando ero piccola nel cortile di mio nonno materno che è poi il parente che mi piaceva di più:)

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  15. beh complimenti per i particolari e dettagli...immagino che tu abbia fatto una lunga ricerca. Complimenti anche per la vignetta del post precedente....soprattutto visto il recente fatto del sacerdote ligure...ciao

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  16. AMOON
    ciao, bentornato! abbronzato immagino!

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  17. Che bellissimo post teti, anche io mi informai sulle origini della mia famiglia e ho trovato diversi artisti questo ha dato qualche risposta, te quante ne hai ricevute di risposte?

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  18. ECATE_CASSANDRA
    uhmmm, a parte quelle sulla pazzia, poche:)

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