"Le avventure di un missionario in Cina"
"Collezione di letture amene ed oneste"
300 pagine, non le scriverò tutte, mi limiterò ai passi che fanno riferimento al feng shui.
Intanto di chi si sta parlando?
Sul volume del 1909 così è scritto:
"Mons. Luigi nacque il 9 ottobre 1809 da XX e XX onorati e pii coniugi.
Sortiva egli un animo naturalmente semplice, non disgiunto però da carattere forte e sagace, animo e carattere che ne formarono un'indole soave che fino alla morte trasluceva in tutte le sue parole e azioni; onde per la sua affabilità e buona grazia si cattivava l'animo di chiunque lo trattava, fosse pur ritroso e difficile".
Insomma un pio uomo che la chiesa voleva far santo e che i parenti rifiutarono di accettare giacchè per diventare santi bisogna sborsare e allora risposero al vaticano "se merita di essere santo lo fate gratis".
Il primo parente dell'albero genealogico messo insieme grazie a un'anziana e arzilla zietta che ancora deve completare qualche dettaglio e quando la chiamo mi risponde sempre: "ancora a mezzo con sto albero? ma che te ne fai?"
Tornando a Carlo Antonio, alias mons. Luigi, leggendo il tomo ho scoperto che nelle sue lettere cita il feng shui e così ogni tanto penso che questo mio interesse per la Cina sia un gene ereditato.
L'unico perché pia non lo sono mai stata e manco beata!
Alla prossima puntata, sarà lunga ripercorrere l'iter che ci porta ai giorni nostri, ma divertente perché pieno di aneddoti e di vita dei secoli scorsi.
Momentaneamente comincio qui ma credo sposterò l'albero___ parallelamente? ___ nn so ci devo pensare___ Grazie a Misteropagano per il cameo!
buongiorno Teti, manco beata ...già... si paga. la figura dell'Avo è interessante..soprattutto come la racconti...aspetto la puntata ..seguo (il mio cameo) divertita ed interessata! baciogiorno, mp®
RispondiEliminamolto interessante questa cosa! io avevo un prozio (non so bene di che grado) che faceva il mago, ma non credo di avere ereditato nulla.
RispondiEliminaMP®
RispondiEliminaancora grazie, al prossimo cameo;)
E' sempre una magia senza prezzo scoprire il proprio passato, e scoprire quanto parti di esso possano a tutto diritto entrare nel nostro presente, perchè ci danno quel senso di appartenenza che spesso ci offre la scusa per essere migliori o almeno provare a farlo.
RispondiEliminaPS: terrei anche a dire che se ti proporranno per la beatificazione io non pagherò nemmeno un centesimo. :P
CAROLINA
RispondiEliminabella sta cosa___ indaga, indaga___ qualche magia vien sempre bene!!
mi sa che l'albero resta qui, ma qualche ramo lo metto anche di là___ vediamo___ :))
PIER
RispondiEliminagrazie, ma non credo che nessuno mi voglia anche nell'altro mondo:)
ieri sera ho trovato il lenzuolo con l'albero e così siccome gli stratagemmi sono agli sgoccioli, ho pensato di iniziare un altro argomento a tappe:)
sulle origini hai ragione, infatti ci sono un sacco di matti___ e di matte ovviamente.
Uh, interessantissimo. Il mio albero è un ulivo pugliese nodoso ed enorme, legno stupendo, mio trisnonno ci faceva delle sculture, quando mia trisnonna non lo usava per cuocerci le focacce. Mio bisnonno decorava i piatti che mia bisnonna usava per servire. Mia nonna dipingeva… avanti il prossimo! :)))) Buon fine settimana con avi, Teti! *
RispondiEliminaPETROLIO_MUSO
RispondiEliminasono lieta che gradisci l'argomento e ti invidio per questa continuità nella genealogia___ la mia è alquanto come dire?
tortuosa, non saprei dire quale specie di albero, ci penso___ grazie dello spunto e buon we!