momentaneamente: manchi solo TU

lunedì 13 giugno 2011

manchi solo TU

L'ultima spallata, lunedì 13, obiettivo: +20%

sommato all'oltre 40% di ieri fa 60%

se poi vogliamo fare di più, è anche meglio!!!

8 commenti:

mark13 giugno 2011 alle ore 07:13
Sempre sia lodato....il quorum!!!
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Roberto Oliva13 giugno 2011 alle ore 07:35
Quasi !
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teti90013 giugno 2011 alle ore 09:07
MARK
ti leggo mistico e clericale stamani!
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teti90013 giugno 2011 alle ore 09:07
BIMBOVERDE
ne sono certa!
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cartisea13 giugno 2011 alle ore 09:29
da ieri sono bloccata a casa con un febbrone da 38.5 ma a costo di imbacuccarmi tutta ci vado oggi !
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teti90013 giugno 2011 alle ore 09:35
CARTISEA
buongiorno!
ma come?? non posso lasciarti sola un giorno e ti ammali?
mi spiace, ma non importa, alzati CARTISEA e cammina!
(basta fino al seggio, voti e poi torni ammalata:)))
sù che scherzo, ma vacci!!! e poi GUARISCI!
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cartisea13 giugno 2011 alle ore 09:46
:))

alzati cartisea e cammina è troppo bella, ancora devo capire come fai a trovarle eheheh

dopo l'antibiotico vado !
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teti90013 giugno 2011 alle ore 09:51
CARTISEA
ecco, per quando torni sono certa abbiamo superato il quorum (prevedo per le 10) tutto quello che si aggiunge completa l'opera:)
vedrai che dopo che hai votato guarisci:) alle 10 parte la catarsi!!!!
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silenziosamente

La società contemporanea teme il silenzio, sente la necessità di coprirlo, annullarlo, negarlo creando città rumorose, luoghi di ritrovo frastornanti, momenti di solitudine anch’essi fitti di suoni (il cellulare che squilla, la musica dell’iPod nelle orecchie...).

Forse perché spesso silenzio diventa sinonimo di solitudine, isolamento, vertigine di vuoto. Eppure una lunga tradizione, che affonda le sue radici in un tempo lontano, dice che è ricchezza e non mancanza, pienezza anziché vuoto, gioia piuttosto che tristezza, nascita invece di morte.

Oppure accidia (ovvero: indolenza, inerzia, negligenza, tedio, ansietà del cuore) una forma di torpore o, secondo la traduzione della parola greca da cui origina, uno stato di noncuranza (a=non e kedos=cura), una mancanza di affezione, un senso opprimente di vacuità accompagnato da una strana noia irrequieta e insoddisfatta che prende di mira in particolar modo le persone solitarie e le assale specialmente nelle ore del mezzogiorno… continua a leggere

Henry Miller su Anais Nin

Sei così pronta, così intelligente.
Ma non mi fido della tua intelligenza.
Tu crei uno schema meraviglioso, tutto è al suo posto, e sembra chiaro in un modo assolutamente convincente, troppo chiaro.
E intanto, dove sei tu?
Non sulla chiara superficie delle tue idee, no, tu ti sei già tuffata più a fondo, in regioni più oscure, così uno pensa che tu gli abbia dato tutti i tuoi pensieri, ma lo immagina soltanto che tu ti sia svuotata in quella chiarezza.
Invece ci sono strati e strati - sei senza fondo, insondabile.
La tua chiarezza è ingannevole.
Sei la pensatrice che suscita in me più dubbi, più confusione, più turbamento.

epicuro

La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch'esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch'è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell'eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l'esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima.