momentaneamente: bonobo's make up

mercoledì 7 settembre 2011

bonobo's make up

il tempo che si asciughi lo smalto e via

certo devo ammettere che i presagi di oggi

non sono del tutto incoraggianti:

Chien: L'Impedimento,
Questo non è per te il momento di agire, vi sono delle difficoltà e ti conviene fermarti a riflettere. Quando qualcosa non funziona, non dare la colpa a qualcun altro e ricerca prima le possibili cause dentro di te. Ricorda che puoi sempre appoggiarti a qualcuno di cui ti fidi da lungo tempo.

aggiornamento pomeridiano:

spaccato bottiglia (fortunatamente vuota)

impegno rimandato

bollettini impagati causa coda

giramento di balle__ cosmico

smalto sbeccato, ritocco e riparto

(mai ignorare i presagi, ma la giornata può ancora riprendersi)

aggiornamento serale

pomeriggio piacevole sebbene leggermente inquietante

una casa nel bosco con un gufo

e un sacco di figure nascoste nel verde.

ma c'è ancora la notte

9 commenti:

Amoon7 settembre 2011 alle ore 09:34
uffi uffi non vedo la foto del mio amichetto...buongiorno
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teti9007 settembre 2011 alle ore 09:45
AMOON
buongiorno!
___ un po' di pazienza:)
ma ogni tanto posso anche io prendermi una vacanza ricreativa?
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teti9007 settembre 2011 alle ore 14:23
BIMBOVERDE
OH YES!

BIMBOVERDE
OH YES!
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simurgh7 settembre 2011 alle ore 18:19
Che si asciughi il tempo e poi via lo smalto. Che si sbecchi lui con il tempo. Non metterti in mezzo. E non spaccare la bottiglia in testa al bonobo. Non appoggiarti a nessuno. Appoggiati al muro. Ritocca e riparti dicono I ching in questo momento
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teti9007 settembre 2011 alle ore 19:27
SIMURGH
??? in che senso non metterti in mezzo?
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simurgh8 settembre 2011 alle ore 05:16
Non metterti in mezzo tra lo smalto e il tempo, intendevo teti
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teti9008 settembre 2011 alle ore 08:10
SIMURGH
___ il tempo
me ne sta combinando di ogni.
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Mariolino8 settembre 2011 alle ore 22:04
Questa sera leggevo un articolo su Focus.
Così mi son detto Teti c'ha ragione, oggi tutto si misura sul tempo e io sono talmente fuori tempo da essere persino in un altro spartito.
Vengo qui poco, vado poco dappertutto, ma qui vengo a regolare il tempo come fosse l'orologio atomico di Francoforte ...
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teti90012 settembre 2011 alle ore 15:45
MARIOLINO
___ sì, teti ha SEMPRE ragione:)
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silenziosamente

La società contemporanea teme il silenzio, sente la necessità di coprirlo, annullarlo, negarlo creando città rumorose, luoghi di ritrovo frastornanti, momenti di solitudine anch’essi fitti di suoni (il cellulare che squilla, la musica dell’iPod nelle orecchie...).

Forse perché spesso silenzio diventa sinonimo di solitudine, isolamento, vertigine di vuoto. Eppure una lunga tradizione, che affonda le sue radici in un tempo lontano, dice che è ricchezza e non mancanza, pienezza anziché vuoto, gioia piuttosto che tristezza, nascita invece di morte.

Oppure accidia (ovvero: indolenza, inerzia, negligenza, tedio, ansietà del cuore) una forma di torpore o, secondo la traduzione della parola greca da cui origina, uno stato di noncuranza (a=non e kedos=cura), una mancanza di affezione, un senso opprimente di vacuità accompagnato da una strana noia irrequieta e insoddisfatta che prende di mira in particolar modo le persone solitarie e le assale specialmente nelle ore del mezzogiorno… continua a leggere

Henry Miller su Anais Nin

Sei così pronta, così intelligente.
Ma non mi fido della tua intelligenza.
Tu crei uno schema meraviglioso, tutto è al suo posto, e sembra chiaro in un modo assolutamente convincente, troppo chiaro.
E intanto, dove sei tu?
Non sulla chiara superficie delle tue idee, no, tu ti sei già tuffata più a fondo, in regioni più oscure, così uno pensa che tu gli abbia dato tutti i tuoi pensieri, ma lo immagina soltanto che tu ti sia svuotata in quella chiarezza.
Invece ci sono strati e strati - sei senza fondo, insondabile.
La tua chiarezza è ingannevole.
Sei la pensatrice che suscita in me più dubbi, più confusione, più turbamento.

epicuro

La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch'esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch'è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell'eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l'esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima.