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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 24 settembre 2011

cosmico pensiero "nasca"


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mah, dico, sti qui, quelli che abitavano a Nazca, secondo me manco si parlavano e mica avevano bisogno di sentirsi tre volte al giorno al cellulare o prendere aerei per vedersi.

e se non avessero lasciato ste tracce, noi oggi nemmeno sapremmo che ci siano mai stati e anche così facciamo fatica a credere che fossero umani.

eppure secondo gli attuali criteri erano popolazioni primitive che a confronto alla nostra, già a confronto alla nostra, sì adesso come la finisco la frase?

chi sono i nani e chi gli scienziati?

abbiamo fatto cose che adesso risultano inconcepibili e comodamente le attribuiamo a cosa?

ai misteri, alle religioni, agli alieni?

ma per favore, dai!

darei tutto intero questo mondo per pensare con la testa di certa gente uguale a quella che è stata come quelli che siamo stati.

stesso cervello diversi punti di vista, condizioni ambientali, contesto, ma insomma, pagherei per recuperarli.

quindi per questo cerco di dare il minor peso possibile a tutto quello che distrae la mente dalla ricerca di vicinanza con ciò che dovrebbe potersi ancora trovare nel cervello umano almeno come traccia e scia, orma anche solo ombra di qualcosa che abbia un senso permanente e significante.

ma come si fa a piangere e impegnare il proprio tempo nelle pene per le cose che non si possono avere, per l'amore (impossibile), i tradimenti, le piccole beghe, i mal di pancia.

certamente anche a Nazca andavano al cesso e per vivere dovevano mangiare e chissà quante pene anche allora per nascere e per morire, ma son passati duemila anni e ancora ci stupisce e meraviglia quel che hanno pensato e saputo fare, mentre questa "civiltà" sia vista da dentro e sia dall'alto sappiamo benissimo che è solo un inutile e vano tentativo di nascondere spazzatura, rifiuti tossici e armi letali con la vergogna di averle create.


6 commenti:

  1. Dici qualcosa di veramente importante. A volte credo che il progredire del nostro modo di vivere limiti o tarpi molto della nostra umanità. Il video che pubblichi è notevole !

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  2. BIMBOVERDE
    beh, ma infatti, secondo me ci siamo infilati in un pensiero perdente la cui vetta più bassa inizia nell'ottocento con la rivoluzione industriale, il cemento armato e il petrolio.
    si possono fare cose con il cervello che noi umani nemmeno immaginiamo (con l'attuale cervello)
    a me pensarla così un po' consola, e di certo non fa male ad alcuno!

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  3. come di ogni cosa c'è sempre anche l'uso improprio, così lo è anche per il cervello...e la ns "civiltà" è frutto di un uso improprio delle capacità cognitive.

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