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mah, dico, sti qui, quelli che abitavano a Nazca, secondo me manco si parlavano e mica avevano bisogno di sentirsi tre volte al giorno al cellulare o prendere aerei per vedersi.
e se non avessero lasciato ste tracce, noi oggi nemmeno sapremmo che ci siano mai stati e anche così facciamo fatica a credere che fossero umani.
eppure secondo gli attuali criteri erano popolazioni primitive che a confronto alla nostra, già a confronto alla nostra, sì adesso come la finisco la frase?
chi sono i nani e chi gli scienziati?
abbiamo fatto cose che adesso risultano inconcepibili e comodamente le attribuiamo a cosa?
ai misteri, alle religioni, agli alieni?
ma per favore, dai!
darei tutto intero questo mondo per pensare con la testa di certa gente uguale a quella che è stata come quelli che siamo stati.
stesso cervello diversi punti di vista, condizioni ambientali, contesto, ma insomma, pagherei per recuperarli.
quindi per questo cerco di dare il minor peso possibile a tutto quello che distrae la mente dalla ricerca di vicinanza con ciò che dovrebbe potersi ancora trovare nel cervello umano almeno come traccia e scia, orma anche solo ombra di qualcosa che abbia un senso permanente e significante.
ma come si fa a piangere e impegnare il proprio tempo nelle pene per le cose che non si possono avere, per l'amore (impossibile), i tradimenti, le piccole beghe, i mal di pancia.
certamente anche a Nazca andavano al cesso e per vivere dovevano mangiare e chissà quante pene anche allora per nascere e per morire, ma son passati duemila anni e ancora ci stupisce e meraviglia quel che hanno pensato e saputo fare, mentre questa "civiltà" sia vista da dentro e sia dall'alto sappiamo benissimo che è solo un inutile e vano tentativo di nascondere spazzatura, rifiuti tossici e armi letali con la vergogna di averle create.
Dici qualcosa di veramente importante. A volte credo che il progredire del nostro modo di vivere limiti o tarpi molto della nostra umanità. Il video che pubblichi è notevole !
RispondiEliminaBIMBOVERDE
RispondiEliminabeh, ma infatti, secondo me ci siamo infilati in un pensiero perdente la cui vetta più bassa inizia nell'ottocento con la rivoluzione industriale, il cemento armato e il petrolio.
si possono fare cose con il cervello che noi umani nemmeno immaginiamo (con l'attuale cervello)
a me pensarla così un po' consola, e di certo non fa male ad alcuno!
come di ogni cosa c'è sempre anche l'uso improprio, così lo è anche per il cervello...e la ns "civiltà" è frutto di un uso improprio delle capacità cognitive.
RispondiEliminaTHE DAFFODILS
RispondiEliminae quindi?
beh, cerchiamo di usarlo meglio!!
RispondiEliminaTHE DAFFODILS
RispondiEliminagiusto!