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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 17 settembre 2011

Stanca e stufa

talmente stanca e talmente stufa che non so dire quanto.

ho cercato per un'ora una poesia o un racconto per risolvere il problema, ma niente.

mi tocca dirlo con parole mie.

pare che solo per amore ci si possa stancare o per il lavoro, di noi stessi o di un altro ma niente che assomigli a questa stanchezza e stufaggine di tutto e di tutti.

anche canzoni, niente. c'è chi è stufo del sistema, della vita, di ogni cosa si può essere stanchi ma niente che dica come ci si sente a essere stufi.

si cercano le cause e le conseguenze, ma niente che dica del papocchio che impasta la bocca e della nausea che ho nello stomaco, del nervoso e del senso di sfinimento per non saper che farmene di quel che penso e di quel che mi muove.

vorrei essere una lavagna per trovarmi una spugna che cancelli sto senso di sfiducia totale verso gli inutili tentativi di fusione e passaggio a uno stadio attivo e condiviso.

tutte ste lagne sull'amore, sull'assenza, sui tradimenti, gli scandali, le schifezze, la fantasia, le storie senza capo nè coda, il rimbalzo sulle pareti cerebrali degli scampati neuroni stanchi, stufi anche loro.

intorno gente gentile, educata, formale mi rassicura che adesso no, ma poi certamente___

ma certamente cosa?

certamente si può usare al passato.

al presente o al futuro non ha senso.

un pantano di luoghi comuni conditi con una grattata di illusione e speranza che sa di chiesa di fede, speranza carità appunto.

sembra che a dire che si sta bene e si è felici o almeno contenti si commetta un'eresia.

va di moda il dolore, la sofferenza, colpiscono frasi e post di morte e sconforto, distruzione e sofferenza.

l'impressione è che si voglia giocare col morto che non c'è, quasi a esorcizzare il momento che diventa morto davvero.

sono stufa!

dire una cosa per dirne un'altra, dire una cosa per non dire, dire, far finta di dire, parlarsi addosso e trascurare del tutto di dire come stanno le cose o tacere.

bisogno di conferme e rassicurazioni, di pietismo, di senso materno.

sono stufa. stanca e stufa.

a questo punto tanto vale mettere una canzone che abbia ritmo e cambiare le parole per vedere se assomigliano a quello che volevo dire.




Sick and tired: Stanca E Stufa

sono in pericolo?

Un po' tardi per tutte le cose che non ho ascoltato
Non sono triste per qualcuno
ma sono triste per tutto il tempo che ho dovuto perdere
Perché ho capito la verità
Il cuore e la mente degli altri sono in un luogo in cui io non voglio stare
Sapevo che sarebbe venuto il giorno in cui avrei lasciato liberi tutti, perché
sono stanca e stufa
di essere sempre stanca e stufa

non è onesto
vivere in un mondo che nessuno ascolta
e non importa a nessuno
Così sto galleggiando, galleggiando nell'aria

Nessun avvertimento, nessuna canzone triste o di cuori spezzati

i miei pensieri e le cose che volevo fare
sono andati a pezzi
Ho lasciato la mia pace interiore da qualche parte lungo la strada
Sapevo che sarebbe venuto il giorno in cui mi avresti sentito dire che
sono stanca e stufa
di essere sempre stanca e stufa

e non va bene.

10 commenti:

  1. la gente deve imparare a parlare di meno e ascoltare di più... e ascoltare anche il silenzio che val più di mille parole :0)

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  2. L'exhaustion dei risentimenti e delle esperienze incompiute. E' come l'esperienza di un limite però quella che mi pare tu scrivi. Insomma non una cosa mediocre, di una stufezza an passan. Pare piu una cosa che è stata coltivata, a tua insaputa. Non so se ha un nome una cosa cosi, anzi credo sia una somma di nomi. Un menu da elencare, somma di cose che lascia altro che un vuoto, un languore senza senso, un sentimento di nausea e spossatezza dell’animo, una condizione insuperabile Svevo l'aveva intitolata Senilità. (hihi)
    Lassitudine, una parola che non si sente mai. Stanchezza vuol dire. Un aristocratico disgusto, tipo nouvelle vague.
    Vibrazioni del niente, bruttezze liriche del non senso materiale, produttori di stanchezza esistenziale.
    Secondo me è quando che uno se ne accorge "dire una cosa per dirne un'altra, dire una cosa per non dire, dire, far finta di dire, parlarsi addosso e trascurare del tutto di dire come stanno le cose o tacere." questa mi sembra una buona definizione di quel che costantemente attorno a noi succede, magari senza dar peso, non si potrebbe, ci si convive senza prestarci attenzione fintatochè, la cosa straborda, bagna per terra, ti sporca, ti cola addosso. Scriverci poi, serve mica un cazzo ma cosi, per gusto estetico, cose da annotare nel diario percettivo, per farne un post, per ricevere conforto. Penso che Cioran l'abbia ben descritta questa condizione d'inutilità e disgusto, che ci abbia convissuto una vita traendo le sue fortune e amori insperati invece . Non sei mica tanto distante dai post di morte, distruzione, sofferenza o insofferenza he he sick and tired. Però dai, non sei mica sola. Coltiviamo misantropie ma è roba che passa. Ciao teti

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  3. Anch'io sono stanco e stufo di essere stanco e stufo...

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  4. Dai che con un po' di musica giusta tutto passa...e poi anastacia...è ok!Buona domenica

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  5. ciao teti, mi lasci la tua email che ti mando invito per accesso al mio blog, grazie. se vuoi leggerlo ovviamente ;0)

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  6. Quanto ti capisco!
    Conosco bene la tua sensazione perchè è anche la mia, anche se non sembra: io la chiamo mancanza d'entusiasmo.
    Semplicemente.

    Ho solo imparato a conviverci e a vivere giorno per giorno senza aspettarmi niente.
    E ultimamente, per paradosso, anche senza entusiasmo, anche senza poesie, canzoni, parole che potessero vagamente assomigliare a quelle che avrei scritto o detto io, certi giorni sono stata anche felice.
    Passa, ne sono certa, si tratta solo di "osservare" il momento.

    Un abbraccio! :*
    Rosy

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  7. PER TUTTI/E

    ho risposto (si fa per dire) nel post successivo:)

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  8. Attualissimo questo post. Stanca e stufa...ecco!

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