La Papessa

Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare di farsi male.

anche su questo aforisma di Baricco, in particolare sul suo finale, non è che sono tanto tanto d'accordo, ma quando l'ho letto, mi sono ricordata di qualche anno fa, anzi diversi anni fa, quando ritrovando un ex finimmo a ri_frequentarci per qualche tempo.

lui era rimasto in ottimi rapporti con la ex moglie da cui di tanto in tanto si faceva fare i tarocchi.

il caso volle che avendogli parlato di me durante il loro matrimonio, gli disse che ci eravamo rivisti e così da quel giorno lei ogni volta che girava la Papessa gli diceva che ero io, tanto che alla fine anche lui se ne convinse; l'unica che non ci ha mai creduto tanto sono io.

Questa carta dei Tarocchi rappresenta la forza dell'intuizione e della conoscenza occulta, la chiaroveggenza, l'intuizione e la percezione dei mondi sottili.

Il suo potere deriva dalla luna e dall'acqua, la sua saggezza le permette di vedere le cose nascoste e prevedere il futuro.

Lei non legge, ma guarda diritto, con sguardo fiero, non ha bisogno di leggere perché ha già la conoscenza.

La Papessa è "colei che sa, ma svela solo in parte il suo sapere", non agisce a livello materiale, ma al livello più profondo della psiche.

È calma e distaccata, sa aspettare il tempo giusto per agire, la sua purezza interiore le permette di non essere contaminata dalle emozioni negative.

neanche il tempo di finire il post e mi arriva una mail dove tra il resto è scritto:

"(...) mentre di te non so nulla, artista anarchica, probabilmente vegetariana (nonostante un'indole gaudente), reiki, yoga e relax, ma ieri comunicatrice di mestiere, attivista, casinista razionale, forse nel mondo dell'immagine e della pubblicità. Il bagatto è l'arcano ma sei anche la papessa. Il codice dell'anima. Basta guardare alla dimensione dell'incoerenza (o, vista a testa in giù...la dimensione del cambiamento) per capire la dimensione di un'anima. Direttamente proporzionali. Conseguenti (...)".

adoro queste coincidenze!