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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 1 gennaio 2012

zuppa, pan bagnato o minestrina?



la zuppa di cipolle è più aristocratica se la si chiama alla francese (soupe a' l'onion), ma sempre quella resta.
è digeribilissima, senza effetti collaterali all'alito e in più è diuretica e ottima come antinfluenzale oltre che semplicissima.


per una persona direi che un paio di cipolle possano bastare.
vanno affettate molto sottili e messe a rosolare con un po' di olio a fuoco basso finchè diventino trasparenti.
a quel punto si aggiunge un cucchiaino di farina e quando il tutto è ben amalgamato si aggiunge il brodo di carne o vegetale e si lascia a cuocere a fuoco basso per 40 minuti anche un'ora.
basta controllare che non si asciughi, più cuoce meglio è.
si grattugia del gruviera con cui si ricoprono delle fette di pane "vecchio" abbrustolito su cui si versa la zuppa e un pizzico di pepe a piacere.


Per appetiti ancora più bisognosi di sapori neutri, calmi e caldi che contrastino bagordi gastronomici, il pan cotto, che comunque va benissimo a prescindere, nel senso che cucinarlo un paio di volte all'anno sicuramente fa bene al portafoglio e alla salute.
A casa mia si grattugia via la crosta al pane e poi lo si mette a cuocere per 15 minuti nell'acqua fino a quando perde consistenza, nel frattempo si aggiungono le croste di formaggio (ben scrostate e pulite) tagliate a cubetti e a fine cottura un uovo, olio, burro, sale e abbondante parmigiano.


Altri aggiungono pancetta o verdure, ma a mio parere è bene ogni tanto apprezzare gusti semplici, essenziali.
Infine per i più inappetenti che proprio vorrebbero andare a letto senza nemmeno cenare, un brodo di carne o vegetale in cui si aggiunge (per tornare al francesismo) una omelette o meglio una crêpes molto semplice da preparare.
In pratica si sbatte un uovo, si aggiungono l'acqua, la farina, il sale e tanto prezzemolo così da ottenere una pastella semi liquida.
Si fa cuocere in una padella antiaderente così che si formi uno strato tanto sottile da sembrare pasta.
Si fa intiepidire e si taglia appunto come fossero tagliatelle. 


Per una persona ha poco senso, a meno che le omelette possano servire per fare dei cannelloni ripieni al forno il giorno dopo, così da averle già pronte.

Variante suggerita da GUCHI:
tardura: per ogni persona occorre un uovo, e per ogni uovo va aggiunto un po' di sale e di noce moscata, tre cucchiaini di parmigiano e tre di pangrattato (in realtà io la faccio a occhio...); si sbatte bene e si versa nel brodo bollente, mescolando ogni tanto con una forchetta per spezzarla: pochi minuti et voilà!



6 commenti:

  1. ce l'ho, mi manca, ce l'ho. aggiungerei alle tue zuppe essenziali una ricetta romagnola velocissima, versione povera dei più famosi passatelli, che noi chiamiamo "tardura": per ogni persona occorre un uovo, e per ogni uovo va aggiunto un po' di sale e di noce moscata, tre cucchiaini di parmigiano e tre di pangrattato (in realtà io la faccio a occhio...); si sbatte bene e si versa nel brodo bollente, mescolando ogni tanto con una forchetta per spezzarla: pochi minuti et voilà!

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  2. Quanti pianti mi fai ricordare, sai quando il numero delle persone è leggermente maggiore !

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  3. insomma se non è zuppa è panbagnato ... io metto anche un chiodo di garofano che lascia un gustino speziato .... e poi gnam.

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