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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 18 marzo 2012

s....... c........

il titolo c'è ma è taciuto.
basta mettere una lettera per ogni puntino e la parola compare, ognuno come gli pare.
sperimenterò questo sistema di invio messaggistica e commenti che mette al riparo da possibili contestazioni e, tra chi si intende anche senza parole, fa giusto da accento o presenza.
perchè l'amato silenzio a volte, se abusato, diventa assassino o complice.
ci pensavo a proposito del discorso mafia e a quanto l'omertà, le verità o i fatti tenuti segreti, che tutti sanno ma nessuno dice, nella vita sociale siano deprecabili e vigliacchi.
l'esercizio del silenzio nelle relazioni personali, invece, quando è totale diventa come a dire "sono morto".
e la giustificazione del silenzio è spesso peggiore della sua mera pratica.
il mio silenzio è quello delle cose, il rumore che fanno gli oggetti, una voce sgradevole, anche il russare, ma le parole se ben dette sono quasi sempre piacevoli, hanno o dovrebbero avere una loro armonia che si riflette come un'arte nelle altre: a volte scolpiscono e smartellano, altre costruiscono edifici e paesaggi meravigliosi o terrificanti, in casi diversi suonano stonate o melodiose, si fanno gustare come una crostata di pasta frolla fatta a regola d'arte, sputare come il nocciolo di una ciliegia, tornano su come l'impepata di cozze, restano indigeste o curano come una tazza di tè caldo quando fuori neve.
possono dipingere minutamente o schizzare con brevi tratti immagini mai viste o fotografare quello che apparentemente è invisibile o fugace.
e invece a volte cala il silenzio assassino delle parole, per scelta? alibi? miopia? indifferenza? odio? chissa?


i bambini e le bambine a volte lo fanno: "con te non parlo più" dicono.
è quanto ho risposto quando mi hanno confidato che i motivi addotti al dialogo interrotto fosse il fatto che l'attuale partner fosse geloso e intanto pensavo: "ma come si fa ad accettare di condividere qualcosa con chi pretende una tale esclusiva?" e la risposta che mi sono data è che ci riesce chi ha un'età sotto i cinque anni oppure è talmente imbarcato da essere incapace di comprendere l'assurdità di tale richiesta o, in terza ipotesi, che è ancora più insicuro di se stesso del richiedente.
poi mi sono ricordata che per tanto tempo l'attuale essere con il silenziatore approfittava di ogni occasione per farsi vivo. "sì _ mi è stato risposto _ appunto".
"a ecco_ ho pensato_ ma guarda però che strano!"
dimentico sempre che esistono i colpi di spugna, penso all'acqua che passa sotto ai ponti e trasformo le cose, invece a volte queste si fermano come i detriti che restano impigliati nei piloni che lo sorreggono, il ponte, e restano lì a tappare lo scorrimento o dilagano in scoppi improvvisi di rabbia e malintesi.
chi ne fa le spese?
direi i diretti interessati, perchè la "vittima" ha il suo bel daffare a farsi tornare di aver scambiato quell'essere per un possibile e abile interlocutore, ignara che invece della ricerca della libertà, tra cui quella di espressione, egli (o ella) stessero solo giocando a scambiare due parole, a fare delle prove generali per le successive rappresentazioni.
purtroppo il silenzio preventivo è sottoutilizzato altrimenti si sarebbe potuto evitare, sarà per la prossima volta!



per dare un senso al post un filmato su uno squalo preistorico (goblin) di cui mi affascina il meccanismo mandibolare che sembra creato dal genio leonardesco benchè sappia che è invece frutto del genio della natura.
sono giorni che ammiro questo raro esemplare nella sua infinita bruttezza ammaliata dalla trasformazione che un po' ricorda appunto quella degli umani (me compresa), anche loro capaci all'improvviso di cambiare sembianze.


S....... C........ = Silenzio Colpevole


2 commenti:

  1. uhm post lungo, prima del caffè non s'affronta.
    a dopo

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    Risposte
    1. buon giorno!
      niente di che, uno dei tanti della serie assassina:)
      cose mie, ragionamenti sragionati in questa domenica uggiosa:)
      ti esento:)

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