"sì che lo seguo, mi piace anche!"
aspetto le olimpiadi, illusa che il mondo fermi i conflitti per l'occasione, ma tanto vengono disattese persino le regole autoprodotte, anzi anche gli eventi sportivi di rilevanza mondiale sono gestiti come fossero guerre tra stati.
dunque, dicevo, seguo lo sport. e qui di solito ci si stupisce, ma a me piace vedere gli altri che faticano!
di mio sono pigra e antiagonistica, ma le competizioni (degli altri) mi piacciono!
diverse discipline le ignoro da sempre, alcune le ho abbandonate, altre sto pensando di lasciarle e per il resto le preferite oscillano, dipende molto da chi è l'asso del momento, insomma vado a simpatia.
domani finisce il giro d'italia.
moscio, che io mi ricordi mancano i nomi di punta e il mio pronostico credo risulterà errato (davo vincente Ryder Hesjedal più che altro perchè mi piace come persona), lo stabilirà il cronometro, domani nell'ultima tappa dopo oltre 3.500 chilometri su è giù per lo stivale i distacchi sono minimi.
sono anni che è così, tanto da farmi chiedere perchè seguirlo e perchè si corra, tanto vale fare una cronometro e finirla lì.
ovviamente interessi economici e mediatici sorreggono i giochi e allora aspetto il tour che sicuramente offre panorami più ameni di quelli patrii dove le riprese devono fare lo slalom tra i degradi di vario tipo che affliggono la nazione.
a proposito, bella la trovata della discarica nei pressi di villa adriana, meno male che si è salvata in corner o ci saremmo ritrovati la spazzatura come uno dei patrimoni dell'umanità e il marchio dop sui prodotti alimentari coltivati e allevati con l'acqua delle faglie inquinate!
dunque in quasi tutti gli sport, la vittoria è sul filo dei secondi, e se il primo è osannato, già il quarto, magari distanziato di qualche centesimo, viene commentato come fosse una mezza calzetta.
grandi imprese distinte dalla seconda medaglia da una frazione di millimetro, come se anche le prestazioni fisiche dell'uomo fossero ormai al limite e la differenza la faccessero le strategie di squadra, i mal di pancia, i materiali, i rifornimenti, le condizioni del contesto in cui si svolge la gara fino ad arrivare ai combine.
Sport, metafora dei tempi!
Londra sta chiamando le città sperdute
Ora che la guerra è stata dichiarata-e-la-battaglia è finita
Londra sta chiamando l’oltretomba
Venite fuori dall’armadio, tutti voi ragazzi e ragazze
Londra sta chiamando, ora non guardateci
Tutta questa falsa Beatlemania ha fatto mangiare tanta polvere
Londra sta chiamando, guardate che non siamo cambiati
Eccetto per l’anello di quel manganello
sta arrivando l’età del ghiaccio, il sole sta salendo
Le macchine si fermano e il frumento cresce
Un errore nucleare, ma non ho nessuna paura
Londra sta annegando- e io vivo presso al fiume
Londra sta chiamando la zona di imitazione
Dimenticalo, fratello, e vattene da solo
Londra sta chiamando gli zombie della morte
Molla la presa e tira un altro respiro
Londra sta chiamando- non ho voglia di gridare
Ma mentre noi stiamo parlando- ti ho visto fare un cenno
Londra sta chiamando, capisce che non abbiamo raggiunto nessuna altezza
eccetto quella con gli occhi gialli
Ora senti questo
Londra sta chiamando, sì, c’ero anch’io
E sai cosa dissero? Beh, che in parte era vero!
Chiamare Londra è il migliore affare (al massimo delle possibilità)
Dopo tutto questo, non vuoi farmi un sorriso?
non mi sono mai sentito così (bene/simile)
The Clash, London Calling, 1979 (inno olimpiadi di Londra 2012)
io il giro d'itaia lo schifo. anzi, schifo il ciclismo, in generale. e' noioso. dei motori che dire? quando ero ragazzino la domenica andavamo a pranzo dai parenti. e quando c'era il gran premio... reggevo al massimo due giri e poi ronfavo. il tennis? diobono, nulla di piu' noioso. anzi no, la pallavolo, la pallacanestro, la pallacorda e il calcio. beh c'e' lo sci. quello almeno, da che ricordo, dura poco. ma solo se non e' sci di fondo. quando ero piccolo nuotavo. e di li' mi vedevo anche le gare e le partite di pallanuoto. poi quando ho smesso di nuotare, mi e' subito passata la malattia. ecco, l'unica gara che ancora riesco a seguire, e' la gara d'atletica che preveda uno sprint. che so... i cento, duecento al massimo 400 metri. gia' sugli ottocento rischio il latte alle ginocchia. il lancio del martello? del peso? i salti? in alto lungo e triplo? ecco, no, lo sport non fa per me. la gente in agonia, sui capi e sugli spalti, mi deprime. poi se parliamo di quei baracconi che mettono su continuamente come se fossero ognuno l'0evento del secolo, allora davvero oltre che deprimermi mi scoccio! quest'anno c'e' il calcio e ci sono le olimpiadi. capirai... fino a venti minuti fa c'e' stato il calcio e tutto il resto e l'anno prima era uguale. l'anno prossimo...? speriamo nei Maya? :)
RispondiEliminaah beh, i maya certo guai a chi me li tocca:)
Eliminainfatti sto celebrando un po' tutto, dato che dallo scorso 21 dicembre ogni giorno e ogni evento è l'ultimo, o almeno lo è nella formula conosciuta e abituale.
male o bene che vada, a forza di pensarla in quest'ottica, qualcosa di diverso dovrà ben succedere, almeno a chi come me la prende in questo modo:)sullo sport come dicevo mi sto intiepidendo anch'io, ma poi sotto sotto, se arriva una medaglia alla nazione un po' di emozione mi coglie e allora, onestamente, lo ammetto che un po' mi prenda, anche se la ragione scuote la testa e disapprova:)
non sono mai stata particolarmente interessata allo sport, olimpiadi comprese, inoltre ho da tempo l'impressione che lo sport agonistico sia un business nè più nè meno di altri, perciò questo mi demotiva ulteriormente.
RispondiEliminasarà! eppure l'educazione fisica al pari di quella musicale e artistica sono fondamentali nella formazione dell'individuo anche perchè apportatrice di valori etici e solidali.
Eliminaalmeno dovrebbe essere così!
ok questo post sullo sport sarà un evento, ultimo e unico.
RispondiEliminaquoto guchi
chissà! anzi vedrai che uno o due ci escono ancora prima di dicembre:)
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