.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 7 maggio 2012

Urano contro Saturno che ha contro tutti

com'è come non è a nominare Saturno (il governatore del Capricorno) anche chi sa niente di astrologia mette un'espressione sul viso di perplesso reverenziale timore e a dire di Urano (che governa l'Aquario) invece scatta la scintilla del divertito stupore.
il primo è greve, saggio, serio, riflessivo, il secondo eclettico, improvviso, scoppiettante, imprevedibile.
se Saturno può ammazzarti di noia e pessimismo, Urano ti fa fuori all'alba con un colpo al cuore, un ictus o un colpo di fulmine.

come sia possibile conciliare queste due diverse entità in un sol corpo è impresa ardua che può portare alla paralisi, impossibile un'armonizzazione e una compensazione alternata, il destino è di vivere nel perpetuarsi della comparsa del terzo elemento che è prodotto dalla fusione dei primi due.
dunque una personalità quantomeno tripla (grazie anche al Sagittario e quindi Giove e cioè i viaggi sull'ascendente) che potrebbe manifestarsi con un pianto che si trasforma in ghigno e sfocia a seconda della loro composizione e dosaggio in qualcos'altro.

se poi si preferisce evitare il ricorso alla schematizzazione astrologica, a spiegare il tutto occorrerebbe una vita e doti linguistiche che a me mancano, tanto il risultato resta uguale.
anche a leggermi con altri sistemi di codifica, dal cinese al maya, dal feng shui al celtico e così via questo è, e allora ben venga questa disciplina che se non altro ha il dono della sintesi e gode di una discreta diffusione e quindi comprensione codificata.

Dal punto di vista astronomico entrambi sono inanellati e, guarda caso, Urano, che per differenziarsi dal compagno ne ha due serie, una prossima alla sua massa e l'altra più a distanza così tanto per dire che lo spazio presidiato va ben oltre l'apparenza (quindi statemi ben ben alla larga) è l'unico ad avere un asse più o meno parallelo al Sole, invece di averlo più o meno perpendicolare come gli altri, e il suo nucleo è disassato o comunque è posto in posizione anomala rispetto alla logica umana (così tanto per dire quanto ci tenga a differenziarsi per bizzaria).

Saturno invece ha una miriade di materia che si affolla intorno a lui, ma (ovviamente) in modo ordinato e ha una composizione il cui peso è inferiore a quello dell'acqua, e, pertanto, trovasse un catino abbastanza grande potrebbe galleggiare, che so tipo boa?

mitologicamente parlando, per i romani Saturno, sposo di Opi, ha a che vedere con l'agricoltura, mentre per i greci è Crono ed è figlio di Urano, che invece simboleggia il cielo, la libertà, il rinnovamento profondo.

personaggio inquietante, Saturno, qui rappresentato da Rubens nell'atto di divorare un figlio, come d'abitudine.
una sorta di metafora del tempo che passa, del nuovo che diventa antico, insomma quelle cose lì.
c'è poi da dire che nella versione greca, Crono (ovvero Saturno) evira il padre (Urano) per via di una predizione che ha sempre a che fare con i figli e con il far l'amore.

in parte parente di Teti, in quanto padre dei Titani e quindi anche della coppia che la dea forma con il fratello Oceano con cui presiede all'amore.

storie che fanno impallidire il moderno gossip, ma che è dispersivo raccontare qui per esteso dove mi limito ad appuntare i tratti salienti per dire che sono giorni in cui fatico a mediare tra queste varie entità in subbuglio per via del fatto che gli eventi pratici della mia vita dovrebbero convogliare in una nuova manifestazione e collocazione a cui, benchè mi stia preparando da tempo, qualcosa mi dice che sia ancora in buona parte da digerire.

colpa di un Urano stanco e stufo di rivoluzioni e di un indomito Saturno che approfitta del momentaneo torpore per prefigurare scenari apocalittici e ribadire che, per quanto io faccia, quel problema di avvertire sempre e comunque un leggero senso di incompiutezza sia l'ineludibile destino che tormenta perpetuamente i miei giorni e le mie notti.




2 commenti:

  1. E' vero, cose che fanno impallidire il moderno gossip.
    Molto di quello che ha a che fare con le civiltà antiche ci ricorda quanto sia morta la nostra fantasia.
    forse proprio perchè abbiamo smesso di guardare il cielo e le stelle, che sia per gioco o che sia per cercare dei segni.E guardare le stelle ci ricorda quanto siamo piccolini e impotenti.
    Ciao Teti, sempre interessante leggerti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. stavo uscendo e ti ho visto passare, mi fa piacere rivederti, poi passo anch'io, è un po' ch'eri sparito.
      dicono che bisogna tenere i piedi per terra ___ :)
      ma mica vuol dire che la testa debba per forza stare a quel livello e a volte allungare il collo è poco, poi a me piace fluttuare;)

      Elimina