l'insostenibile pesantezza dell'essere

anche ad essere ribelli, anticonformisti, controcorrente si consolidano abitudini routinarie o per meglio dire "vizi" comportamentali, atteggiamenti che scivolano tra gli altri in sordina o se colti possono apparire fugaci stranezze irrilevanti.
poi ci sono o arrivano le cose da fare e per qualche giorno si mette da parte (o almeno io tendo a farlo) buona parte del sè che guida solitamente le azioni a favore di quell'altro sè che è capace e che sa come si manda avanti tutto quel che al primo sè importa niente.
una cosa si lega all'altra e se mancasse quella leggera vertigine che tiene la bolla al centro, in poco meno di qualche ora ci si può trovare costretti in una situazione contraria a quella auspicata e costruita a fatica negli anni.
allora invece di scivolare "gratti", gli altri ti notano, fanno caso a quel che fai e a quel che dici, ti chiedono magari conto o un parere e tu (cioè io) so a mala pena tacere e soffocare urla di imprecazioni e disappunto.
ma che "me" ne fotte a "me" dei vostri problemi decennali con radici uncinate ai confini di un mondo che negate e da cui mai vorreste sradicarvi?
ma che "me" ne frega a "me" di darvi un parere che tanto neanche ascoltereste o fornirebbe solo il pretesto per giudicare che chi lo ha reso sbaglia, è stronza/o, non capisce, è idiota, fuori dal mondo, pazzo/a, ecc. ecc?
ma trovatevela voi la soluzione ai problemi che avete creato e in cui state!
vi vedo due volte l'anno e sicuramente mi dimentico di voi appena supero serravalle, cosa volete che "me" ne fotta a "me" dei vostri fottuti problemi che avete cari tanto da pagare fior fiore di specialisti che vi assicurino di tenerveli a vita e possibilmente accrescerli fino a quando tutti (tranne "me") vi compatiranno fino alle lacrime?
"perchè sei insensibile"
ecco appunto, facciamo che sono insensibile e quindi lasciatemi perdere che tanto le soluzioni che pratico son giuste solo per me. voi trovatevi le vostre, poi magari ne riparliamo. ma anche no.