è il seguito dei precedenti, derive e 'nincubo.
io veramente avrei un mio filo di pensiero autonomo, ma poi resto impigliata nella cronaca e ne risento, mi guasto le giornate e mi perdo nella vana ricerca di soluzioni capaci di farmi tornare alle mie occupazioni e al mio mondo di silenzio e solitudine bucolica.
mi arrivano pensieri che farei a meno di avere e mi portano a considerazioni di cui potrei volentieri fare senza, l'ultima è che chi è osservante dei principi etici che ritroviamo nelle religioni o alla base delle civiltà evolute sia un perdente e succube di chi le trasgredisce.
quasi ci si sente in colpa per la propria incapacità di compiere reati, ci si sente nessuno in un branco di pecore alla deriva capitanate da feroci e avidi guardiani, oppure l'alternativa è l'eremo, esserci da una posizione di estraneità che, come dicevo, a volte mi risulta difficile mantenere.
il paradosso a cui pensavo è quello di ricorrere a una consulenza psichiatrica per alleviare questo senso di disagio che assomiglia molto a quello di colpa per qualcosa che è invece oggettivamente ben fatto, ma il rischio di venire corrotta è troppo forte e allora credo meglio rinunciare.
alla ricerca di una sintesi al mio stato d'animo, per associazione, mi sono venuti in mente i dieci comandamenti:
non avrai altro dio ecc, l'ho risolto che siccome sono tanti per evitare torti li ignoro tutti, quindi sto a posto.
non nominare il suo nome ecc, anche qui ci sono perchè d'abitudine scarto ogni riferimento di fede e poi i tempi sono quello che sono e c'è un sacco di suscettibilità a riguardo.
ricordati di santificare le feste per me ce n'è solo una che è il capodanno cinese e me ne ricordo sempre.
onora il padre e la madre "rispetto per tutti paura di nessuno" diceva qualcuno. ci mancherebbe, purchè a modo mio, ma siccome nessuno si lamenta credo vada bene.
non uccidere, a meno che conti anche il pensiero, mai fatto e credo mai lo farò.
non commettere atti impuri, mai andata contro natura!
non rubare, preferisco un prestito e di norma l'ho sempre restituito.
non dire falsa testimonianza, mi beccherebbero subito perchè ho le gambe corte.
non desiderare la donna di altri, per carità! che sia donna o uomo se lo tenga pure chi ce l'ha!
non desiderare la roba degli altri, gli darei anche la mia, mi manca solo di aggiungere caos al caos.
fossi credente potrei andare assolta, ma essendo atea finirò all'inferno comunque, in pratica ne sono destinata per l'eternità come pure a ritrovarmi tra gli stessi individui di adesso.
comunque la giro.
resta solo da puntare su un limbo, un luogo dell'oblio, una deriva di una dimensione sconosciuta fuori dalle mappe di google e quindi introvabile in cui esserci oppure no sia indifferente o simile, una sorta di eden dei poveri, una costellazione di isole anarcoidi ciascuna con una superficie calpestabile da un solo individuo alla volta che fluttuano collegate da labili reti mutanti e mobili trascinate alla deriva da derive via via sempre più grandi.
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