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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 27 dicembre 2012

due passi a primavera

Midori Gotō: un modo originale di fare un po' di moto sul palco oltre che di sviolinare.
A vedere quella foglia sull'archetto son rimasta con quella faccia un po' così che abbiamo noi che abbiamo visto genova, ma subito dopo ho capito, dai tic orchestrali, che si trattava di un'interpretazione "originale" della violinista.
Avevo già visto il suo inverno, ma ne avevo preferito un altro, mentre questa sua camminata di stagione la trovo più che piacevole.
A volte la musica classica è impegnativa da seguire, mentre in questo modo appare, a mio avviso, più leggera, sollevata come la stessa Midori quando si fa trasportare per la scena dal ballerino tra i baci e i lazzi coreografici degli austeri e al tempo stesso spregiudicati ed eccentrici musicisti scalzi che l'accompagnano.

Ma la primavera, nei miei sogni di stagioni più morte che vive, lascia subito il posto alla calda estate, così che i sensi finiscano per stordirsi come quelli di un ghiro in cattività, tenuto forzatamente sveglio perché il letargo non si trasformi in sonno eterno.
Poco o niente, nel sogno, parla o ha a che fare con il rispetto, neanche per le stagioni o la natura.
Tutto il ciclo si muove in un disordinato alternarsi e mescolarsi in un'accozzaglia caotica di impulsi e doveri dove i diritti danzano come ombre via via sempre più impercettibili ed evanescenti.

4 commenti:

  1. in effetti oggi pareva davvero primavera :)

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    1. tanto che ho passato le ore assolate in compagnia di uno sbarbatello di principe sbarbato ma un po' arruffato;)

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    2. -.- tu hai pessime frequentazioni

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