Emanuele Giannelli |
di fatto dopo quasi un anno a pensare che razza di cambiamento fosse quello preso a pretesto dai maya, alla fine qualcosa deve pur succedere o esser successo se dal sospetto è scaturita la certezza che quel che sembrava è in realtà capovolto.
siamo sprofondati a nostra insaputa nel paventato baratro.
eppure siamo sempre qui, acciaccati, malridotti, isolati, orfani, ma ci siamo, come prima, ma diversi, chi più e chi meno.
questi reduci sono stati aiutati a salvarsi?
no.
in verità se ne stanno in silenzio e nascosti perché se venissero identificati verrebbero ancora e ancora additati e osteggiati, per non dire di peggio.
è successo un po' quello che accade quando si discute con qualcuno che si mostra indifferente.
dopo un po' si girano i tacchi e ci si sposta altrove.
osservando le politiche nazionali e globali si arriva a pensare di tutto di più tranne che siano adeguate a governare gli stati o il pianeta.
a proposito delle elezioni e del consenso o meno, mi viene in mente quel che si dice alle donne che han paura a denunciare i loro mariti o compagni violenti e a quel che rispondono e mi sembra sia molto simile al rapporto tra elettori e candidati.
ci dicono che ci amano e che cambieranno e noi ci crediamo.
si può fare a meno di questa politica?
beh, sì.
di fatto manca già, è finita o comunque ingiusta e inutile tanto che c'è da chiedersi come sia possibile trovare qualcosa che funzioni, anche solo che il panettiere riesca a infornare del pane o che il barista sia capace di servire un caffè.
infatti, a seguire l'esempio di chi dovrebbe rappresentare un modello e una guida, c'è da perdere il senno ed è un attimo scambiare un ingrediente o sbagliare una manovra.
invece, in qualche modo, separatamente, sempre più sideralmente lontane da quei vertici, le persone si riorganizzano, ognuna secondo le proprie capacità e possibilità.
a pensarci sù, si può dire che è "anche" un'occasione benché possa sembrare un paradosso.
eppure di fatto è qualcosa che sta più vicino alla pratica di un'anarchia di quanto lo sia la teoria che ha cercato di spiegare "modernamente" e strumentalmente il significato di quella nobile e antica utopia.
per chi la vuol sentire ho trovato la versione dell'inno di cui de andrè canta il ritornello qui nella colonna a destra del post, ma la canta un altro però è intera e si intitola "la bella che guarda il mare" lalala, lalala, lalala CLICK
Countdown del Drago CLICK
urka!!! tetris con una riflessione così profonda prima di commentare a caso e tanto per fare, devo pensare a dove trovare una risposta adeguata, colta, corta e cheppiù?
RispondiEliminaah si, anche visivamente idonea ...
stay tuned
eh Pier che vuoi, c'è chi ha l'ascensore, chi le scale, ma siamo tutti appesi a dei fili:)
Eliminaps. essì ho appena portato giù tutti i libri e adesso dovrei riportarli sù?
portati giù!!??? li avrai cacciati dalla finestra :P
Eliminami sto facendo i muscoli per arrivare a pensare di trasportare quei cosi per il capanno che son svenuta per la stanchezza solo a vederli:(
Eliminaspero di farcela per la prossima bella stagione (ammesso che ci sia una prossima buona stagione).
per ora i progressi sono irrisori, ma CLICK