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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 8 aprile 2013

quattro gatti

un discorso da tenere inter nos

tanto che non so da dove cominciare, ma voglio togliermi sto tarlo dalla mente.
si sente solo che parlare di crisi e povertà, ma ho fatto caso fin dai tempi dello sboom americano quanti tra gli intervistati fossero sovrappeso per non dire obesi.
e lo stesso lo sto notando nei filmati che riprendono le folle e le manifestazioni nelle piazze delle nazioni  che si stanno impoverendo, compresa la nostra.
allora mi son guardata intorno e in effetti c'è un sacco di gente che pesa il troppo.
sono tornata a confrontare le immagini che raccontano la protesta e pare a me che più si scende nella scala della disgrazia e più è frequente trovare corpi sfatti ma tutt'altro che emaciati.
e dire che ho sempre pensato che qualche chilo in più fosse compensato da un miglior carattere, invece, pare proprio il contrario.
è che pare a me poco credibile che qualcuno ben pasciuto possa sbraitare di non avere di che mettere nel piatto.
non sarà, invece, che costoro stiano sbagliando la loro dieta o che troppe merendine si siano mangiate il loro cervello?
perché, a mio avviso, è molto indicativo che chi pretende con tanta avidità lo faccia unicamente per riempire dei vuoti invece che per difendere dei diritti e la propria dignità.
prendersi cura del proprio corpo, anzi della propria salute è, sempre secondo me, un dovere primario che, se trascurato, denota scarsa autostima e, di conseguenza, una sorta di delega totale anche di ciò che ricade sotto la propria responsabilità.
è un discorso già fatto quello che un po' di crisi male non fa.
vero, ma qui il ragionamento è un altro.
lo hanno capito coloro i quali hanno scelto di 'vivere senza soldi', abbandonare volontariamente il lavoro e gli agi per fare una scelta di vita più austera e spartana che mettesse al primo posto la dignità e l'essenziale, dimostrando che a un single possano bastare poche centinaia di euro al mese per vivere in modo soddisfacente.
diverso il caso di chi ha famiglia, tuttavia vi sono sempre dei margini su cui agire per ridimensionare l'esistenza prima di rinunciarvi.
pretendere che le cose tornino a girare in modo da ingrassare davanti alla tv riparati da un lavoro insoddisfacente purché consenta di possedere beni inutili e tirare la carretta guardando dall'alto in basso chi povero lo è davvero, ma spesso ha più dignità e amor proprio è sbagliato e porta, quello sì, alla povertà di spirito che infatti dilaga per ogni dove.

esperienze e pareri di vario tipo:
io sono nessuno
addormentarsi da ricco, risvegliarsi da povero
economia dell'impoverimento
vivere a roma con 500 euro al mese ed essere felici
come cacchio si vive con 600 euro al mese
vincere la crisi spendendo meno di 1000 (mille) euro all'anno
>>> a tavola con l'assassino

11 commenti:

  1. Quello che dici è interessante, la cura di sè ...... e mi dà da pensare..... spesso però i cibi economici sono veramente ricchi di schifezze e non possono non fare ingrassare......

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    1. e mi sa proprio che infatti sia l'obesità e sia il decadimento dipendano da quello.
      un processo di inquinamento fisico e mentale somministrato alle generazioni a partire dalla nostra in poi che, secondo me, è a un punto irreversibile, di non ritorno.

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    2. Abbiamo avuto e abusato troppo questo è vero, ma non credo nell'irreversibilità o nell'impossibilità di cambiare le cose, dipende sempre da noi. Ovvio che se uno dice "io sono così e basta" o "è impossibile che qualcosa cambi" ecco lì sta l'errore E il nostro limite a volere che le cose restino tali e quali.

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    3. Bimboverde... ho scoperto che se elimi le schifezze economiche e certi alimenti, poi quando ti nutri hai meno bisogno di quantità, ci si sfama molto prima e corpo reagisce meglio a tutto...alla fine risparmi.

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    4. la mia convinzione deriva anche dal mio dato anagrafico, perché la pensavo come te fino a quando mi sono resa conto che l'ottimismo dipendeva più dagli ormoni giovanili della speranza che dalla pragmatica.
      cercherò di esplicare meglio il mio pensiero nel prossimo post, ancora in elaborazione:)

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  2. uhm ... questa cosa la si nota bene, o almeno mi è capitato di notarla nelle foto della scuola. Le mie, tutti magrini e un paio di cicci, quelle dei miei nipoti, tuti cicci e un paio di magrini.
    Va detto che l'immagine della persona cicca tutta salute è un format che ci arriva dal dopoguerra; e ce ne sarebbe da dire.
    Sono tutti concordi che oggi il minor moto e l'alimentazione ricca di grassi e zuccheri fanno la differenza rispetto a cibi più salutari, non necessariamente più costosi, ma poveri di ...gusto ...
    Ci stiamo abituando a cose troppo salate, dolci, unte ...

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    1. ah, bene che la bulimia compulsiva la veda anche qualcun altro!
      e male che la si veda.
      un problema sanitario in più e un maggior costo sociale dove mancano i soldi anche solo per i cerotti.
      ma pure miopia e lassismo, se la si confronta con gli scheletri africani che davvero chiedono il minimo per la sussistenza, non di continuare a venire ingrassati come oche senza cervello.
      massimo rispetto per chi si trova in difficoltà, ci son passata anche io e ancora ci sto dentro, ma da qualcosa si deve ripartire e credo più utile farlo attivamente occupandosi di ciò che compete a ciascuno piuttosto che da quanto è in mano a governanti capacissimi di riempire le loro pance a scapito di quelle altrui.

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  3. appunto... e la fregatura è proprio l'eccesso di gusto... ti fa ingurgitare piu' quantità e crea dipendenza.

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    1. un sacco di cose che ci circondano sembrano messe lì a bella posta per renderci dipendenti da loro, chi più chi meno.
      infatti ponevo l'accento sulla assunzione di responsabilità e sulla misura delle cose.
      la salute è qualcosa che nessuno può decidere per noi se noi stessi evitiamo di impegnarci per mantenerla.
      infatti fumo, ma mi guardo bene dal darne la colpa al governo o alle circostanze.

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    2. Stabo', almeno una che si assume le proprie responsabilità. Grazie Teti, almeno non mi sento sola :)

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    3. ma tu guarda dove mi è caduto l'occhio, ora lo aggiungo anche al post!

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