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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 28 luglio 2013

la guerra dei due mondi

è capitato di conoscere persone che a detta dei più erano eccelse per qualità e condotta che mi son piaciute poco, niente o che mi son risultate odiose e deprecabili e poi qualcuna che i più temevano o giudicavano 'poco di buono', 'farabutto', 'delinquente', 'malnato' o 'bellimbusto' che invece ho stimato, adorato, frequentato e rimpianto di aver perduto.
forse ho tralasciato di soffermarmi su coloro che sono molto amati e su quelli collettivamente detestati, ma giusto quel tanto che dipende dall'allergia alle omologazioni e in ogni caso ci son state delle eccezioni che hanno ovviamente confermato la regola che dice che avrei fatto meglio a evitare la fatica e i conseguenti nervosismi.
del resto alcune volte è del tutto impossibile evitare di conoscere persone sgradevoli, se poi sono appese ai  muri, nelle edicole o per le tv, come si può?
chiusa parentesi.



ora la cosa la si può vedere in tanti modi quanti siamo al mondo, ma per come la vedo io, a giudicarla unicamente dal punto di vista della ricchezza, mi sorgono tre considerazioni:
la prima attiene al valore intrinseco dell'esistenza che è evidente che valga molto di più, dato che la maggior parte degli umani conduce una propria vita benché molto al di sotto della soglia definita di sopravvivenza.
parallelamente, la seconda, mi fa pensare al concetto di minoranze da salvaguardare perché tutto mi sembra tranne che il problema sia relativo a piccoli numeri.
può essere che singolarmente presi i vari aspetti problematici riguardino delle nicchie, ma la vedo dura arrivare a meno dell'1% che rappresenta invece la 'maggioranza' e cioè quelli che chiamano gli altri 'minoranza'.
infine la terza osservazione scaturisce al 1:55 del video dove si dice che le trecento persone più ricche del pianeta posseggono l'equivalente di quello che mettono insieme tre miliardi delle più povere e anche la parte che segue, insomma un po' tutta la faccenda mi fa dire che preferisco appartenere alla maggioranza numerica dei derelitti e che nonostante ciò, l'idea di svuotare le galere e metterci dentro quell'uno% mi aggraderebbe assai, sebbene loro si giudichino ottime persone e consapevole del fatto che siano sicuramente graditi da parte di chi naviga con il naso appena a fior d'acqua.
da tutto ciò desumo le ragioni di quanto detto all'inizio e cioè che i miei personali criteri di giudizio e pregiudizio siano del tutto avulsi da quelli 'comuni'.
tendo a 'badare' maggiormente a una sostanza che attiene più all'essere in quanto tale che all'avere.
ma a parte qualche isolata e sconosciuta società tribale, su quante possibilità posso contare se penso a come trovare dei simili?
a voler essere per forza coerenti: dalle parole ai fatti, quanti ce ne sono che sarebbero capaci di evitare le tentazioni che fan rima con corruzione, compromesso, consumismo, 'mors tua vita mea'?
è un 'agente patogeno' che ha corrotto il dna quello che fa sì che benché miseri, si pensi come si fosse o sperando di diventare ricchi?
purtroppo, in questo caso, il pensiero è insufficiente a raggiungere il risultato e allora si pensa alla sfortuna, al destino, si torna a viverci come fossimo uno e quindi nessuno.
più sconfitti meno contendenti.
alla fine di quell'un% ne resterà uno solo e magari si farà chiamare dio, racconterà le stesse panzane di chi lo ha preceduto e in molti lo seguiranno, ma a quel punto ce ne sarà almeno un altro in grado di farlo fuori!?!
così, forse, una volta cancellato quello scomodo testimone di un'era sbagliata, la vita riprenderà quel senso che oggi è stato svenduto in cambio del sogno di una ricchezza per tutti che al risveglio ha prodotto poveri ancora più poveri, ma così poveri, anche di spirito, da non potersi permettere neanche più un sogno di riserva.
personalmente mi importa meno di quell'un% perché sogno ancora, però mi girano per via dell'ipocrisia che adottano e in ogni caso sarebbe quasi ora che il restante 99% si facesse sentire anche se quello che ho in mente è un modello alternativo, dato che a seguire il solito schema del passato abbiamo ben visto a cosa si arriva.
(certo se i maia ci avessero preso...)

2 commenti:

  1. oggi qualcuno, accennava al fatto che l'umanità per il pianeta terra sia una sorta di razza parassita.

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    1. lo penso anch'io, anzi mi chiedo perché disponga del dono della parola, senza avremmo potuto mimetizzarci nel mio orto!

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