due giorni per digerire le novità, metabolizzarle e tentare un'interpretazione sostenibile o quanto meno plausibile.
un coacervo di sensazioni, memorie, constatazioni, supposizioni tutte con un grosso meno davanti.
essere schematica aiuta a mettere in ordine i pensieri.
da un lato il passodopopasso, una sorta di postal market, dall'altra i giornali che per ogni passo in avanti ne raccontano i due indietro.
prendi la ristrutturazione delle scuole che avrebbero dovuto essere ultimate per la riapertura e ne sono iniziate forse tre e la legge elettorale finita come le precedenti e come lei tutte le iniziative che dirle è gratis e farle non ci sono i soldi (chiedere ai professori con il contratto fermo da cinque anni, tanto per tornare sull'argomento definito fin da subito 'prioritario').
il dato confortante del 'passodopo' è il countdown (sempre che sia affidabile), quantomeno le repliche dell'osceno spettacolo avranno un termine certo e sarà di nuovo come rivivere la fine del mondo maya perché (sempre se ci si arriva) cosa succederà dopo è un mistero.
lo sconforto è composito, ma prevale su tutto l'odore di propaganda che a confronto l'istituto Luce sembra un lumicino.
prima ci sono state le riforme in cento giorni, ora mille asili nido, da qui ad arrivare ad un milione di posti di lavoro è un attimo ...
RispondiEliminamah! anche sti mille giorni, sarebbero la metà dato che se ne parla da mesi.
Eliminama che vogliamo farci?
pure il premier double face ci è toccato.
sembra un marziano schizofrenico.