come in casa, nelle fatidiche pulizia di pasqua.
ma in questo caso l'effetto postumo di una sommaria ripulitura neanche si percepisce.
si conta sull'effetto civico, educativo, delle giornate di 'puliamo il mondo', peccato che però nei restanti 360 giorni ci si impegni di brutto per lordarlo.
più o meno in contemporanea si è svolto il summit sull'ambiente, ma se n'è parlato di più prima che dopo il suo svolgimento e a parte qualche arresto tra gli irriducibili manifestanti 'pro ambiente' e la presenza di un noto attore americano tra gli annoiati e distratti rappresentanti degli diversi stati si sa solo che (siccome, a detta degli intervenuti, il problema è urgente e più delle parole servono i fatti) tutto è rimandato al prossimo incontro: Francia 2015.
il terzo paradosso di questi tempi moderni fa cadere l'ipotesi che tra i continenti se ne possa trovare almeno uno in cui trovare rifugio poiché è stato firmato un accordo, tra Australia e Cambogia (che rischia di aprire ad altre intese nella stessa direzione), secondo il quale i rifugiati vengono rispediti nel 'civilissimo e democraticissimo' paese natio in cambio di una manciata di spiccioli, MA... solo su base volontaria (secondo la fonte) e sorge spontanea la domanda: perché un rifugiato dovrebbe desiderare di rientrare nello stato da cui è faticosamente uscito?
...e "puliamo il mondo" è un'iniziativa di facciata!
RispondiEliminase la fanno ovunque come qui (a casaccio, senza programmazione o finalità, tanto per fare) serve anche meno del poco che dovrebbe...
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