se penso, e ci penso spesso (mannaggia a renato zero che me lo fa ricordare), a quali siano stati i migliori anni della mia vita, la domanda resta senza risposta, al più devo aver pensato che forse dovevano o potevano ancora arrivare, ma adesso direi che probabilmente sono alle spalle, e mi sono distratta, oppure appartengono a un'altra vita ancora da venire.
la vita è meravigliosa o anche solo bella è un altro ritornello che mi gira spesso intorno al neurone sperso e produce analoghe considerazioni: o mi sono persa il suo lato gradevole o forse arriverà quando ritroverò la beata innocenza nella demenza di una anzianità ormai incipiente.
su tutto c'è l'ovvia frase fatta, declamata con meno ardore della famosa rossella, domani è un altro giorno... (peccato che l'oggi sia un po' peggio di ieri, ma forse sono io che ci credo sempre meno), comunque sia bisogna illudersi almeno un po'.
anche quando è uno di quei giorni che... come cantava Ornella Vanoni.
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mah ... qualcuno potrebbe dire che i migliori anni della propria vita devono ancora arrivare e sarebbe un'insoddisfatto cronico, qualcun'altro replicherebbe che ci sono già stati, assecondando così il pensiero comune che vuole il miglior periodo tra i 20 e i 35 anni. Personalmente mi sto convincendo che siccome poteva andare peggio i migliori anni sono sempre ....
RispondiEliminagiusti i puntini di sospensione, dovevo attaccarci un link, ma me lo sono perso e mi sa che ci devo tornare sopra...
EliminaPenso che i miei migliori anni siano durati non più di un paio di stagioni tra i 28 e i 30 anni: sono passati senza che io avessi gli strumenti per rendermene conto, il problema sta lì, comprenderlo dopo quando serve solo a mettere puntini di sospensione.
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