siamo meno di sessanta milioni residenti nel bel paese, ma se richiamassimo i quattro milioni di residenti all'estero e invitassimo per una rimpatriata anche gli oriundi, ci troveremmo d'un botto a raddoppiare, abbondantemente, il dato nazionale.
e a ben guardare le regioni d'origine dei flussi migratori e la loro destinazione più che parlare di fuga di cervelli viene da pensare a quella muscolare, gastrica, insomma a cause ben più terra terra.
comunque sia mi fa strano pensare che in brasile un settimo della popolazione abbia origine italiane.
vero è che si trova appunto nell'america... latina.
il fenomeno migratorio in entrata è di circa un terzo di quello in uscita, dunque qualche italiano doc magari c'è ancora, ma per quanto tempo?
se immagino il futuro, suppongo che l'attribuzione dell'appartenenza a uno stato sarà solo una questione di idiomi perché i tratti somatici si stanno già via via perdendo e confondendo dando origine a nuovi mix di fisionomie difficilmente riconducibili a una specifica etnia.
questo mi fa ben sperare che prima o poi finiscano le discriminazioni razziali, ma è una magra consolazione perché senza disparità l'essere umano fatica a stare e infatti spunta ogni giorno un nuovo pretesto per affermare la propria supremazia, inventando, se è il caso, una presunta inferiorità dell'altro.
oppure che arrivi un novello cristoforo colombo a scoprire un nuovo mondo che già c'è ma che risulta invisibile agli occhi, a meno di appartenere a una razza aliena, così che le regole possano cambiare adattandosi alla realtà invece che cercare di eluderla.
il piano Kalergi a manetta... idealismo pratico e robe così.
RispondiEliminaanche io speravo nella buona influenza della mescolanza, ma si livella al ribasso, e poi ci stiamo avviando verso un mondo denso di idioti quindi c'è poca da aspettarsi il meglio.
consolante scoprire che anche a finire in un buco nero si può scappare...
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