teresa mi chiamano, mica tiresia.
un po' vorrei esserlo come il cieco tebano, non certo per l'aver vissuto cent'anni o aver provato l'ebrezza di appartenere (in tempi diversi) a entrambi i generi umani, quanto per quell'indole donatagli dagli dei di saper intravedere qualcosa nel futuro di diverso dai cassandrici presagi a cui arrivo facilmente anch'io e senza scomodare l'olimpo.
echinopsis chamaecereus, una piantina grassa che mi ricorda i nonni... anche se da piccola non ricordo di averla mai vista fiorita e invece sì, sì che fiorisce!
sembra leghista ma pare che non lo sia. chi?
il sindaco di ventimiglia.
nell'aver pensato ai cartelli: vietato dar da mangiare ai piccioni, ai topi, ai cinghiali, agli orsi e ghepardi negli zoo e ai cigni che covano si deve esser detto: 'quasi quasi... massì facciamo che da oggi è vietato dar da mangiare ai migranti'.
son quelle piccole delicatezze prontamente giustificate e rese plausibili dalle pratiche burocratiche... un po' come l'acqua di fogna della piscina dei tuffi delle olimpiadi di rio che fa schifo ma non ammazza (gli ammazzati in verità ci sono, ma è difficile vederlo in tv tanto poco se ne parla).
e la tregua olimpica...?
anche quella in disuso.
troppo scomoda e poi, con milioni di persone distratte dalle medaglie conquistate dalle reciproche nazioni, quale migliore occasione?
una legge simile c'è anche negli Usa, dicono che lo fanno perchè molti gli davano schifezze e forse c'era anche il pericolo di cibo avvelenato ... comunque la girano resta che l'Italia è il paese dei divieti, non toccare, non sedersi, non ... non fare nulla di nulla, nel dubbio lasciarsi trasportare dall'ignavia
RispondiEliminae lo so, una buona scusa si trova sempre...
Elimina