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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 12 agosto 2016

ne uccide più la lingua della spada

che poi di cose da scrivere per raccontare ce ne sarebbero, magari poco interessanti, ma comunque ci sono, invece nicchio e rimando a un prossimo spunto più convincente che sembra stentare ad arrivare.
è che sono distratta da una recente batosta che ha spento motivazione e buona volontà di fare il mio meglio e senza risparmiarmi per qualcuno che da sempre approfitta dell'occasione per sminuirmi e ferirmi a titolo gratuito.
i vecchi calli parano i colpi, ma evidentemente sussiste qualche brandello di carne ancora morbido ed esposto da colpire per far breccia fino ad arrivare dove giacciono i ricordi che gli anni hanno imprigionato negli anditi più reconditi della memoria implicita.
mi sono sentita spiazzata, pur essendo abile a schermire parole, perché cosa si può contro una affermazione lapidaria e conclusiva messa a segno a freddo, con un pretesto banale e senza appigli al contesto?
inapplicabile la regola che mi son data di dar poco conto alle parole insensate e deliranti che sfuggono in un momento difficile, perché non è questo il caso.
impraticabile la via della scusante affettiva, perché quel legame di sangue è sempre stato anemico e nemico.
resterebbe il perdono, suggerisce qualcosa in fondo all'animo avvelenato, ma la coscienza si ribella e la ragione incalza che sarebbe vanificato dall'assunto: 'quello che dici non conta niente'.
un concetto che ho sentito dirmi chissà quante volte facendo spallucce e girando sui tacchi.
l'istinto è tentennate e frenato da qualche scrupolo... le cose da fare e decidere per chi è in grado di intendere e volere, ma incapace di provvedere a se stessa e che, grazie alle scelte e alle cure, si sente così forte da mostrare la sua gratitudine a suon di coltellate da distribuire a chi ha intorno con la scusa che, fosse dipeso da lei, neanche sarebbe mai venuto al mondo.
domani summit delle reduci delle battaglie perse contro l'arzilla vecchietta che, se continua così, rischia di seppellirci tutte e tre anzi tempo riuscendo a mettere in scena ancora una volta il suo pezzo forte: la madre addolorata, anche se il cavallo di battaglia, l'interpretazione che le riesce meglio è: la stronza.

2 commenti:

  1. battaglie perse in partenza, e vittorie di Pirro da vincere in futuro

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    1. e lo so... me lo hai già detto... più passa il tempo più invidio gli orfani...

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