d'agosto, alle due del pomeriggio per la via che mille anni fa era poderi ai margini della città e che oggi fa d'avamposto a quella facendo da primo rifugio e dando alloggio, lavoro, speranza di una nuova vita a chi vi arriva scappando via da tutti paesi del mondo dove vi è una guerra o condizioni altrettanto dure, ma ben più pericolose.
è sempre stata così quella strada.
oggi i suoi abitanti sono quasi tutti neri, domani ne arriveranno altri di altro colore mescolati ai turisti che passeggiano nei vicoli stretti che la incrociano o le scorrono paralleli.
difficile trovarla disabitata e silenziosa perché tutto parla un linguaggio misto di suoni e idiomi diversi.
anche una saracinesca chiusa racconta una storia...
e un piccolo slargo diventa moschea.
via Pre ti rende poetica e toccante. hai occhi belli e sguardi senza spigoli.
RispondiEliminamassimolegnani
neanche sapevo che a quell'ora ci fosse una preghiera... poi li ho visti e sentiti sui tappeti stesi tra negozi e bazar chiassosi
Eliminaeh finiti i bei tempi di Marechiaro ... oggi come una favelas... tanto per restare in tema
RispondiEliminai vicoli son belli... e aiutano a pensare
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