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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 5 agosto 2016

via prè

d'agosto, alle due del pomeriggio per la via che mille anni fa era poderi ai margini della città e che oggi fa d'avamposto a quella facendo da primo rifugio e dando alloggio, lavoro, speranza di una nuova vita a chi vi arriva scappando via da tutti paesi del mondo dove vi è una guerra o condizioni altrettanto dure, ma ben più pericolose.
è sempre stata così quella strada.
oggi i suoi abitanti sono quasi tutti neri, domani ne arriveranno altri di altro colore mescolati ai turisti che passeggiano nei vicoli stretti che la incrociano o le scorrono paralleli.
difficile trovarla disabitata e silenziosa perché tutto parla un linguaggio misto di suoni e idiomi diversi.
anche una saracinesca chiusa racconta una storia...
 e un piccolo slargo diventa moschea.

4 commenti:

  1. via Pre ti rende poetica e toccante. hai occhi belli e sguardi senza spigoli.
    massimolegnani

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    1. neanche sapevo che a quell'ora ci fosse una preghiera... poi li ho visti e sentiti sui tappeti stesi tra negozi e bazar chiassosi

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  2. eh finiti i bei tempi di Marechiaro ... oggi come una favelas... tanto per restare in tema

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