Dubai, spunta dal giorno alla notte nel deserto e come il prezzemolo tra le ricerche per i prossimi post.
tra la foto del 1990 e quella notturna gli emiri hanno fatto di tutto compresa la creazione di isole artificiali dalle forme più stravaganti, sconvolgendo visivamente e culturalmente le tradizioni locali, ma senza tradire quella che regola le relazioni umane nel mondo moderno: l'essenziale salvaguardia dei diritti dei lavoratori contribuendo, in misura notevole, all'abbassamento dei parametri minimi della loro sopravvivenza, forse seguendo il modello egizio dei tempi delle piramidi.
nella fiumana di denaro investita, un giusto salario rappresenta un'inezia, dunque negarlo è solo per puro sadismo unito al delirio di onnipotenza che fa ritenere immortali opere effimere destinate a crollare come giganti d'argilla quando il deserto, stufo di sorreggerle, le inghiottirà spazzandone via le polveri con grande gioia delle piccole locuste e lucertole che l'abitavano prima di ora.
* traduzione di dubai.
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